Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Testamento biologico, incontro con Mina Welby e Marco Bellocchio

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In Italia non esiste ancora una legge sul testamento biologico, sulla possibilità cioè di ciascun cittadino di registrare pubblicamente la propria volontà sulle terapie da praticare nell’eventualità di una malattia invalidante ed irreversibile, o di una situazione in cui la vita può essere prorogata solo con macchinari e strumenti artificiali.

Se ne è discusso il 10 novembre 2012 al cinema Modernissimo con il regista Marco Bellocchio, il sindaco De Magistris, l’assessore alla sanità Tommasielli e con Mina Welby, moglie di Piergiorgio, la cui vicenda nel 2006 sollevò un intenso dibattito pubblico sull’accanimento terapeutico e sulla libertà di scelta dell’individuo.

Una  riflessione che non ebbe poi un seguito in parlamento, se non con un disegno di legge ancora in discussione in questi giorni, che toglierebbe al paziente ogni scelta su idratazione ed alimentazione forzata.

 

L’occasione per il dibattito pubblico è stata la proiezione del film “Bella addormentata” di Bellocchio, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, a cui hanno assistito quattrocento studenti delle scuole superiori cittadine.

I ragazzi hanno poi interrogato i relatori sui complessi temi del “fine vita”, animando un confronto vivace ed appassionato.

In mancanza di una legge nazionale, la giunta comunale di Napoli ha adottato una proposta di registro dei testamenti biologici che è in discussione nell’aula consiliare.

 

 

 

 

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