Democrazia e informatica
Quando si tratta di democrazia tutti si sentono autorizzati a dire la loro senza remore. Se si chiede quale sia l’esatto significato di uno dei termini più utilizzati nel nostro linguaggio quotidiano, anche agli studiosi non viene in mente di fornire un’adeguata definizione scientifica. E, del resto, di adeguatezza in questo caso è arduo parlare considerata la molteplicità dei punti di vista in gioco. Si tende invece a ribattere che tutti sanno quali sono i principi che rendono riconoscibili i valori della democrazia. Essi sono difesi da maggioranze, le quali liberamente si affermano e governano alternative nel rispetto delle minoranze. Naturalmente così non è, altrimenti i dibattiti cui accennavo prima sarebbero già terminati da un bel pezzo, e oggi potremmo starcene tranquilli ad applicare i principi della democrazia piuttosto che discuterne in continuazione e senza posa. Non è così proprio perché il sistema democratico si è venuto disegnando nell’immaginario popolare come una risposta quale ognuno può intenderla dentro di sé; e che lo porta a dire, come per istinto a proposito di un determinato comportamento ch’egli voglia giudicare: questa è democrazia, oppure, questa non è democrazia. Le risposte istintive, tuttavia, in questo come in altri campi, possiedono sì un loro valore, ma non giungono ad approfondire la questione. A ciò si aggiunge il fatto che, nella nostra epoca, il significato della parola si è progressivamente esteso. Valga per tutti il caso dei “diritti umani”, per un certo tempo considerati fissi e inalienabili. Oggi scienza, tecnica ed economia hanno prodotto un’altra serie di diritti che gli esseri umani avvertono e vogliono conquistare, con una conseguente frammentazione che rende la discussione ancora più complicata di quanto fosse in precedenza. Vittime innocenti. Ottobre 1972-2019
Il 1° ottobre del 1994 a Mileto (VV) morì il piccolo Nicholas Green, 7 anni: fu ucciso da una banda di rapinatori. Era un bambino californiano di 7 anni in vacanza in Italia con la famiglia. Il 29 settembre stava viaggiando con i suoi genitori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I killer scambiarono la Y10 su cui stavano viaggiando per un portavalori obiettivo della loro rapina e un proiettile colpì il bimbo che dormiva sul sedile posteriore della vettura. Nicholas morì due giorni dopo nell’ospedale di Messina dove era stato ricoverato. La vicenda ebbe un grande risalto mediatico non solo per la giovane età della vittima ma anche perché i genitori autorizzarono l’espianto e la donazione degli organi, pratica poco diffusa in Italia all’epoca. Il 2 ottobre del 2003 a Bari venne ucciso il 15enne Gaetano Marchitelli. Andava a scuola e la sera lavorava come garzone in una pizzeria del suo quartiere, Carbonara, per guadagnare una piccola paga che gli consentiva di non gravare troppo sulla sua famiglia. Il Duomo di Manduria e l’iscrizione svelata
Finalmente, a cinque anni di distanza dalla pubblicazione di un mio precedente studio,1 possiamo disporre della fedele trascrizione dell’epigrafe incisa sull’architrave del portale del Duomo di Manduria, la cui lettura precisa è ora consentita dai restauri appena conclusi: Ad | Dei Servitvt(Em) Sexaginta Avreos Do(Mi)Nvs Pant(Ale)Vs Palmerivs In Ostiy Huius Celatvm Opvs Exponere Pie Volvit (Ad Dei servitutem sexaginta aureos Dominus Pantaleus Palmerius in ostii huius celatum opus exponere pie voluit.) La traduzione letterale e più attendibile, resa possibile oggi dalla migliore fruizione del testo latino, come suggeritomi da un illustre ed esperto filologo2, è la seguente: «Per servire (onorare) Dio, don Pantaleone Palmieri ha voluto devotamente devolvere 60 aurei (monete d’oro) nell’ (per l’) opera nascosta (per restaurare l’opera nascosta, non visibile) di questo portale»3 2020-2024: quattro anni di collaborazione con Il Nuovo Monitore Napoletano
Il 28 ottobre 2020 scrivevo alla redazione del Nuovo Monitore Napoletano: «Gent. ma Dott.ssa Antonella Orefice. Le accludo l’articolo Trinità laiche nella storia d’Italia. Sarei lieto venisse preso in considerazione per la pubblicazione nella rivista da Lei diretta. Ai medici, come è noto, piace scrivere e spesso sono appassionati di storia in genere oltre che alle anamnesi dei pazienti. Molti cordiali saluti.» Ecco la risposta dello stesso giorno: «Gent.mo dott. Alberto, grazie per il suo pregevole contributo. Sicuramente sarà pubblicato nei prossimi giorni. Spero sia l’inizio di una lunga collaborazione. Grazie e benvenuto tra i nostri collaboratori. Tanti cordiali saluti ricambiati. A. Orefice.» Iniziava così, quattro anni, fa la mia collaborazione con Il Nuovo Monitore Napoletano, un’esperienza positiva e stimolante che merita alcuni commenti. Lo scrittore dilettante, che fa dello scrivere una piacevole attività collaterale alla propria attività lavorativa, ha la possibilità di pubblicare a proprie spese, ma è cosa gradita trovare ospitalità in quotidiani o riviste. Leggi tutto: 2020-2024: quattro anni di collaborazione con Il Nuovo Monitore Napoletano Monte Echia, dove nacque per la prima volta la città di Napoli
Un viaggio all’indietro nel tempo per chi sale sul Monte Echia, la collinetta di tufo giallo dove nell’VIII sec. a. C. i greci provenienti da Cuma fondarono Partenope. Si chiama Euploia, come l’augurio di buon viaggio che i greci rivolgevano ai naviganti ed è un progetto artistico a più voci che cerca di rievocare il senso del sacro nel percorso di ascesa alla sommità dell’antico promontorio. «Abbiamo unito alla possibilità alla capacità di ciascuno di mettersi in dialogo con questa simbolica antica, ma sempre presente nel nostro quotidiano, di unirla anche a degli approfondimenti. Quindi, l’app web diventa questo spazio in cui qualcuno che ha voglia di essere accompagnato da una parte testuale, da una parte più descrittiva e informativa, troverà sicuramente risposta.» [Maria D’Ambrosio – Curatrice di Euploia] Il percorso è accompagnato dall’opera sonora di Oròs di Louis Siciliano. «È un estratto dei “Sette saggi di Delfi” declamati dall’artista greca Mary Zygoury. È un viaggio nell’antro magico che ci porta verso Partenope, ma è un viaggio nel futuro ma anche nel passato perché ci sono tanti strumenti a fiato. Leggi tutto: Monte Echia, dove nacque per la prima volta la città di Napoli
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Nuovo Monitore Napoletano N.190 Ottobre 2024
StoriaFirenze 1944, un’estate da” sfollati” Il Duomo di Manduria e l’iscrizione svelata
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Cultura della legalità Vittime innocenti. Ottobre 1972-2019
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