Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Le indimenticabili parole di Gerardo Marotta

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Napoli, 13 giugno 2012 Palazzo Serra di Cassano.

"Vorrei congratularmi con Antonella. E' stata una cosa molto opportuna questo libro. E' un avvenimento importante. Significa che qui non si dimentica la Repubblica del 1799. (Video)

Indimenticabili, incisive e traboccanti di spirito repubblicano, quello intramontabile, che nemmeno il peso degli anni riesce ad affievolire. Sono giunte così a noi tutti presenti e lontani le parole pronunciate dall'avvocato Marotta alla chiusura della presentazione del volume Mariano D'Ayala, il Pantheon dei martiri del 1799 - a cura di Antonella Orefice con la prefazione di H.J.Woodcock.

Un altissimo momento di commozione, così vero e sincero da rievocare e materializzare i gloriosi fantasmi della Fonseca, di Pagano e di tutti quei patrioti che nel 1799, proprio nello stesso luogo, si riunivano per giurare fedeltà alla Filosofia, alla Libertà ed alla Repubblica, e che ora tornano a vivere grazie all'opera di persone come Antonella (così la chiama l'avvocato, così come si chiamavano tra loro i cittadini del 1799, semplicemente dandosi del "tu") che pur rappresentando una minoranza, per fortuna ancora esistono, nonostante la controrivoluzione ancora operante, ancora combattono e rendono giustizia alla memoria storica di Napoli.

E' stato questo il  premio più significativo per l'autrice del volume che si è guadagnata il suo posto nella storia al braccio di un baluardo della cultura di Napoli, quale è e sarà per tutti noi, l'insostituibile avvocato Gerardo Marotta.

 

 

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