I sindaci contro il patto di stabilità
Le norme sul patto di stabilità tengono a freno la spesa pubblica, ma per i Comuni il divieto di spendere si traduce spesso in una riduzione del sevizio pubblico. A Napoli, per sempio, per effetto del patto di stabilità, nel corso del 2011 si sono fermati i cantieri per la costruzione degli alloggi popolari, si è congelata la manutenzione per le grandi strade cittadine, si è rallentata la messa in sicurezza delle scuole, come ricorda l'assessore al bilancio Realfonzo. Le tutele garantite dalla Costitutzione non possono essere attenuate dalla legge ordinaria. Con questo ragionamento i sindaci hanno ritenuto possibile derogare alle restrizione di spesa quando le garanzie dei cittadini hanno una priorità inderogabile. "Il governo deve modificare il patto di stabilità per essere coerente con l'intendo dichiarato di tenere insieme risanamento, sviluppo ed equità" - dichiara Fassino, sindaco di Torino. Il sindaco di Pavia, Cattaneo, rilancia - "Assistiamo ad una crociata che ci vuol far credere che le liberalizzazioni sono l'unico modo per salvare il Paese, non è così".-
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