Dolores Màdaro, una comunista al servizio dei più deboli
Un convegno in Via Verdi lo scorso 8 giugno ha ricordato Dolores Màdaro a dieci anni dalla scomparsa. Figura centrale del Partito Comunista napoletano, dopo la scissione del 1991 rifiutò la svolta centrista e contribuì alla nascita di Rifondazione Comunista. Fu interprete di battaglie per l’espansione dei diritti civili e per l’affermazione dei principi di laicità. «Era una donna impegnata sui problemi più concreti della vita quotidiana delle persone. Questo è il mio ricordo più forte. Lei si occupava di tante piccole cose, sapeva organizzare lotte, battaglie e poi era stata nella circoscrizione del Vomero, ha fatto l’assessore, è stata nelle istituzioni, ma sempre a contatto con la realtà e questa era la sua dote più importante.» [Antonio Bassolino] Un documentario di Simona Cappiello ha tracciato brevemente la storia politica della Madaro che fu anche assessore nella seconda giunta Jervolino, testimoniando il suo impegno per le persone disabili e per i diritti delle donne e per il matrimonio di persone dello stesso sesso. «Abbiamo ricordato Dolores Màdaro, una donna che ha dato tanto alla nostra città. Si è impegnata attivamente per obiettivi irraggiungibili che lei sola è riuscita a concretizzare: l’attenzione alle persone disabili, alle diversità, alle minoranze, l’attenzione alle donne ed ai più fragili. Dolores è stata un esempio ancora vivo nella nostra città e per questo noi ci vogliano impegnare a ricordarla come persona che potrà ancora essere presente tra le strade della nostra Napoli.» [Luca Trapanese – Assessore alle politiche sociali]
«Voglio scavare una breccia nel muro grigio dell’indifferenza, saltare il fossato del marcio, disegnare il futuro, tingendo di rosa il mio cammino.» [Dolores Màdaro]
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