Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Guglielmo Weintraub un fotografo privilegiato

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Guglielmo Weintraub fu un fotografo d'origine tedesca che ebbe studio a Salerno in via Arco di Piazza dall'anno 1860 al 1875 .

Amava definirsi "fotografo e foto scultore privilegiato".

Fu chierico e membro delle società fotografiche di Vienna e Berlino e divenne specialista nei processi meccanici di foto riproduzione e di fotolitografia fototipia e vitrotipia e questa tecnica gli permetté di sperimentarsi nella riproduzione a colore e a fuoco di immagini fotografiche su tazze e piatti di porcellana di coccio e di  cristallo.

Fu premiato all'esposizione di Londra del 1862, a quella di Berlino del 1866 e a Salerno nel 1870.

Nel 1881fu presente alla grande esposizione industriale italiana di Milano.

La sua opera più famosa immortalò Salerno.

Era l'ultimo giorno di carnevale del 1879 e Weintraub che all'epoca aveva studio in piazza abate Conforti, fotografò la grande mareggiata,  documentando le conseguenze dell'evento.

 

Le lunghe didascalie che accompagnano la serie di sette immagini ebbero il compito di dare una immediata informazione svolta in genere dalla stampa quotidiana e quelle immagini fecero il giro del mondo.

Ecco ciò  che fotografò: Il 25 febbraio del 1879 il golfo di Salerno fu sconvolto da una terribile mareggiata.Tre grosse navi erano rimaste tra il molo esterno del vecchio porto e il suo ingresso. Il piroscafo a tre alberi inglese Silistria, sorpreso dalla furia delle onde si inabisso' trascinando nei gorghi tutto il suo equipaggio. Unico superstite fu il cuoco di bordo.

Dopo il periodo in via Arco di piazza, nel 1875 spostò il suo studio salernitano al Largo Portavecchia fino al 1879 e poi alla salita San Matteo fino al 1881.

Di seguito pubblichiamo un ritratto fotografico appartenente ad una collezione privata. La foto è databile agli anni 1870-1880 e pertanto  è  coeva ai tragici eventi descritti.

Una curiosità: Weintraub aveva notato che i soggetti al momento dell'esposizione fotografica, assumevano tratti poco distesi e la posa risultava rigida ed allora ideò l'escamotage di fare fotografia "a suon di musica", al fine di distendere i lineamenti del soggetto.

Ma nel caso di specie, gli occhi sbarrati della persona fotografata ci dicono che la musicoterapia quel giorno non fece un grande effetto.

 

 

 

 

 

 

 

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