Le prime spese di Carlo di Borbone
Carlo di Borbone incaricava la Real Camera della Sommaria di sottoporgli per l'approvazione il rendiconto delle spese sostenute tra il maggio e il novembre del 1734 immediatamente dopo la conquista del Regno. La Camera, nel manoscritto di 15 pagine con calligrafia molto chiara, dettagliava le spese e i pagamenti corrispettivi delle opere realizzate per ordine di Sua Maestà fin dai primi di maggio del 1734. All'arrivo a Napoli, Carlo si rese conto ben presto che i predecessori austriaci avevano sottratto grandi risorse alla città e al territorio. Finanche gli arredi del palazzo reale erano stati portati a Vienna e quindi dovevano essere acquistati o realizzati dandone incarico a maestranze, artigiani ed artisti napoletani. Inoltre, tra le altre opere, dovevano manutenersi i castelli, vestirsi ed approvvigionarsi le truppe e la corte, costruirsi le lance (carrozze) reali, restaurare il teatro di San Bartolomeo (il San Carlo non era ancora stato costruito), realizzare una piramide commemorativa a Bitonto per ricordare l'unica battaglia sostenuta per la conquista del Regno, sistemare il porto e la darsena. Interessante è il riferimento alle spese sostenute per risarcire i 139 popolani feriti "per la calca della Cuccagna" svoltasi innanzi al Real palazzo il 10 maggio 1734 per festeggiare l'arrivo del nuovo sovrano.
Il resoconto del 9 dicembre 1734 è indirizzato al re Carlo ed è sottoscritto da tutti i componenti della Camera della Sommaria ed a mio giudizio, per essere il primo documento contabile o bilancio del periodo borbonico, è un documento di grandissimo valore storico.
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