La battaglia di Civita Castellana in un documento inedito
Dopo un'avanzata iniziale fino a Roma, l'esercito napoletano composto da truppe inesperte e mal preparate guidate dal generale austriaco Mack, si disperse tra le terre umbre e venne pertanto sconfitto e respinto in tutti i settori dalle truppe francesi numericamente inferiori, ma molto più combattive e organizzate da ufficiali capaci. Dopo questa sconfitta l'esercito napoletano si disgregò completamente e l'armata francese del generale Championnet poté avanzare fino a Napoli e appoggiare la proclamazione della Repubblica Partenopea ad opera dei repubblicani locali. In questa sede pubblichiamo una importantissima lettera autografa del generale in capo dell'armata di Roma Jean Etienne Championnet indirizzata al generale di Divisione Macdonald, la sera del 5 dicembre 1798, ovvero il giorno stesso della famosa battaglia di Civita Castellana.
Fu uno scontro decisivo perché i Francesi, dopo due giorni di combattimento, respinsero e misero in rotta l'esercito napoletano che si fraziono' in vari contingenti, perdendo il vantaggio della superiorità numerica. La “manovra a tenaglia” progettata dal generale Mack si ritorse contro il suo stesso esercito, grazie alla brillante organizzazione strategica del giovane generale francese Championnet e all'audacia del generale Macdonald, che quel giorno “manovro' come un angelo”. Ecco il testo della lettera tradotta dal francese.
Quartier Generale di Terni 15 frimaio settimo anno della Repubblica Francese (5 dicembre 1798) Championnet generale in capo al generale di Divisione e Macdonald.
«Tu hai manovrato, mio caro generale, come un angelo e le tue disposizioni sono quelle di un grande capitano e la Francia intera giudicherà come me che tu hai reso nella giornata del quattordici il più grande servizio alla Repubblica francese. Al momento in cui tu battevi il nemico su Monteroni, tu che l'hai inseguito a Fabriano, che gli hai opposto a Rignano un’onorevole resistenza e che, con questo atteggiamento, hai frenato le colonne di destra e di sinistra che volevano aggirarci, il nemico torno' a Rieti e su di esso il generale Lemoine marciò con un debole distaccamento ma non riuscì a prenderlo, il nemico gli si oppose con seimila fanti, dieci pezzi di artiglieria e sei o settecento cavalli. Sembra chiaro che il nemico, la cui intenzione era di tagliarmi fuori dal generale Rusca, non prenderà più la stessa strada che l'ultima volta per sua intenzione io suppongo si porterà su Spoleto passando sul ponte Urbino. Alcuni contadini che conoscono le gole sono in testa a questa colonna. Il generale Lemoine occupa ancora il suo debole campo a Piediluco che è composto da soli due battaglioni della novantasettesima semi brigata, la terza è questa mattina a Narni per sostenerci ma i movimenti del nemico,volgono su Rieti. Il modo in cui minaccia Spoleto ha fatto sì che il generale Lemoine abbia dato l'ordine a questo battaglione stabilito a Narni di partire questa notte per venire ad unirsi a lui: questo movimento ci sguarnirà sui punti di Narni e di Otricoli dove rimarranno solo duecento uomini. Questa circostanza esige, mio caro generale, che noi raddoppiamo la sorveglianza sulle strade che conducono da Magliano a Otricoli e Rieti.
Adesso sei quindi in grado di conoscere tutto ciò che viene fuori da Roma e io ti prego di tenermi aggiornato. Spero domani in serata di essere rinforzato dalla diciassettesima semi brigata di linea, essa marcia a doppia giornata, sarà schiacciata dalla fatica e potrà pure essere che sarò obbligato a farla combattere appena arrivata. Non ho alcuna novità su ciò che accade alla mia sinistra, i rapporti mi dicono che un corpo molto numeroso minaccia queste parti tuttavia ho dato ordine al generale Rusca di portarsi all'altezza di Pescara e da questa posizione di intimare alla città di arrendersi. Egli deve anche scoprire la strada che conduce da questa fortezza a Napoli, poi stabilirà nello stesso tempo le sue comunicazioni con il generale Lemoine. Ho rinforzato la tua seconda linea, ho dato un'occhiata al tabellone dell'armata e comprenderai che ho fatto tutto ciò che potevo fare. Un poco di pazienza, tra non molto la mia cavalleria sarà rinforzata, e potremo avere nuovi successi e riunirci a circondare quelli che hai vinto. Ho fatto il resoconto al direttorio esecutivo, degli avvenimenti del giorno, tutti i valorosi che si sono distinti sono stati nominati. Confermo con gran piacere la nomina di capo di brigata del cittadino Brue. Ben vorrai farlo accogliere come tale alla testa delle sue truppe. Non dimenticare di liberarti di tutto ciò che hai preso al nemico tanto in uomini che in artiglieria. Salute e fratellanza. Championnet Post Scriptum in allegato cittadino generale la nomina del capo di squadrone Brue al grado di capo di brigata al diciannovesimo reggimento dei cacciatori a cavallo.»
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