La fascistizzazione del Risorgimento e la sua tragedia
Accanto alle devastazioni politiche, civili, con la fine della Libertà e della Democrazia, poi anche materiali e morali con la guerra e la sconfitta, la guerra civile, il fascismo è responsabile anche di un crimine di memoria: la fascistizzazione dell’immensa, alta, nobile, europea memoria del Risorgimento dell’Unitá, della Libertà, della Laicità, della storica alleanza con l’Inghilterra e la Francia fino alla Prima Guerra Mondiale. Due esempi: 1. la mitizzazione della figura di Anita Garibaldi col monumento al Gianicolo dello scultore ufficiale Rutelli depotenziata ad eroina dell’amore, solo madre concentrata sui figli e devota al marito, in esaltazione del ruolo fascista della donna, con la marginalizzazione del ruolo di rivoluzionaria, che condivideva e condivise fino alla morte le idealità liberali, laiche, democratiche, repubblicane del marito, che erano radicalmente contrapposte a quelle fasciste.
2. Il sacrilego trasferimento dei resti di Goffredo Mameli, strappato dalla solenne ed estetica Tomba del Verano (ancora oggi esistente e ingannevolmente onorata dagli ignari, perchè vuota) e trasferita nel 1941 al Gianicolo in uno scenario di architettura fascista come se quei morti della Repubblica Romana del 1849 contro la spedizione francese filopapalina potessero giustificare l’infame aggressione maramaldesca italiana della Francia già sconfitta dai nazisti nel giugno del 1940, strumentalizzando le memorie risorgimentali, che erano contrapposte storicamente al fascismo. La Repubblica Romana del 1849 fu un singolare esperimento di libertà, di laicità, di democrazia, di Repubblica, anticipatrice per tanti aspetti della nostra attuale Repubblica libera e democratica e della sua Costituzione. L’ambivalenza, la falsificazione, la strumentalizzazione della memoria del Risorgimento dell’Unità, della Libertà, della Laicità furono una delle costanti del fascismo. Esse si incontrarono, si incrociarono e mescolarono, con il concordato e la rinascita sostanziale del potere temporale del papato del 1929, con il secolare antirisorgimento frontale vaticano, producendo quella miscela di deformazione e di falsificazione collettiva che, aggiunta a quella comunista marxista, ha provocato man mano fino ad oggi la falsificazione e la rimozione dalla memoria della Patria del vero profilo e della vera grandezza storici del nostro glorioso Risorgimento, unico suo fondamento e riferimento granitici del nostro essere ‘orgogliosamente Italiani’ nel senso forte, intenso, degno, alto, vero. Fascisti ed eredi, cattolici vaticani dell’epoca fascista e successiva, socialcomunisti marxisti ed eredi, oltre i soliti qualunquisti incolti, sono i responsabili storici, nella loro massiccia egemonia politica, civile e culturale, dell’attuale rimozione della memoria del Risorgimento dell’Unitá, della Libertà, della Laicità dalla scuola, dai mezzi di comunicazione di massa, dalla memoria collettiva, con un Popolo sbandato. Un Paese senza memorie alte e nobili non ha futuro e vive solo nella nebbia e nella notte della cronaca quotidiana, personale, familiare, locale con echi nazionali generici dei telegiornali o dei giornali. |
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