Echi risorgimentali nell’opera artistica di Lello Esposito
Lo scultore e pittore napoletano Lello Esposito (nato nel 1957), noto e affermato in tutto il mondo con mostre e opere di grande originalità nel panorama dell’arte contemporanea, affonda le sue radici creative negli archetipi millenari della cultura e dell’identità napoletane e regionali: Pulcinella, San Gennaro, il Vesuvio. Ma questo senso di identità non è mai scisso dalla consapevolezza che le energie creative profonde napoletane hanno sempre in modo tormentato cercato approdi di più ampia e autentica appartenenza, che hanno trovato nell’Unità nazionale e nella Libertà ad essa congiunta del 1860-1861 l’approdo più autentico e duraturo. Questo legame tra identità cittadina e meridionale, intensa e orgogliosa appartenenza nazionale che Esposito ha con ammirazione riscontrato e apprezzato sempre negli Stati Uniti d’America, è espressa nella sua originale creazione “Italia innocente” per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia alla Biennale di Venezia 2011. In essa il tricolore, simbolo di Unità e di Libertà, è sullo sfondo e si appoggia su 150 tubi con sopra di ognuno di essi la testa di Garibaldi, ad indicare che quell’Unità e quella Libertà storicamente e simbolicamente incarnate da Garibaldi e dalla sua impresa leggendaria furono possibili e si costituirono, si rafforzarono, si sono mantenute e si mantengono per l’azione ed il sacrificio di tanti vari Garibaldi, ora più noti, ora spesso ignoti, che con il loro sacrificio quotidiano, anche estremo, hanno fatto vivere e fanno vivere concretamente l’Unità e la Libertà della Patria Comune. In essa le storiche identità cittadine e regionali non sono annullate, ma possono anzi esprimere in modo più autentico, libero, fecondo, la loro individualità, la loro profonda vocazione millenaria, di cui sono espressione gli archetipi ripresi e sempre più profondamente approfonditi ed esaltati da Lello Esposito.
Si ricordi che San Gennaro fu il santo patrono anche durante la Repubblica Napoletana del 1799 e pertanto fu grottescamente detronizzato al ritorno dei Borbone, servi dell’Austria attraverso la regina Maria Carolina e degli inglesi di Nelson, comportamento significativo del livello incolto, sanguinario, offensivo dei profondi sentimenti dei napoletani, anche sul piano religioso, del re assoluto, feudale, clericale reazionario sanfedista, Ferdinando IV. Così ho sentito un aspetto profondo dell’opera originale di Lello Esposito, che onora Napoli e l’Italia nel mondo.
|
Pubblicazioni mensiliSettembre 2024
Nuovo Monitore Napoletano N.189 Settembre 2024
Storia Un ricordo dell’8 settembre 1943 La spada di Filos: un trentino tra napoletani e francesi La guerra che non ho combattuto
Libere Riflessioni Considerazioni sul termine “confine” Ancora Fukuyama sulla fine della storia Negli anni '70 in un Consiglio d’Istituto con i Decreti Delegati Il latino, lingua eterna e universale L’impegno morale di Liliana Segre, senatrice a vita Contro la presenza degli eredi dei Borbone ad Altamura Il problema del cambiamento climatico
Filosofia della Scienza Sulle proposte di eliminare la filosofia
Cultura della legalità Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 201 visitatori e nessun utente online |