Eleonora d’Aquitania, una donna che legge per l’eternità
Amante delle arti, in particolare di poesia e di musica, diede protezione ai grandi poeti e artisti dell’epoca, nel solco del nonno Guglielmo IX. Considerava la cultura base del vivere e del governare. Era bella ed elegante, autonoma ed energica, capace di collaborare, stando al suo posto, e di governare, quando fu necessario, più di tanti uomini. Giró tutto il mondo di allora e conobbe le più grandi personalità dell’epoca. Superó di slancio la condizione subalterna e servile delle donne della sua età e di età successive.
Sepolta con distinto monumento nella splendida abbazia del piccolo Comune dove morì, di cui una copia esiste nel Museo dell’Aquitania a Bordeaux, volle essere sepolta non con le mani incrociate o con oggetti religiosi, ma con un libro tra le mani, leggendo per l’eternità.
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