A Formia un parco dedicato ad Eleonora
Formia, oggi in provincia di Latina, Regione Lazio, nella sua realtà storica secolare ha fatto parte della provincia meridionale, napoletana, di Terra di Lavoro o di Caserta fino al 1927, quando fu sciaguratamente soppressa dal fascismo (è stata ricostituita in forma ridotta nel 1945). Il legame con Napoli e la sua storia è stato (e rimane ancora oggi) profondo e le memorie storiche fondamentali dell’area del golfo di Gaeta (sul quale Formia si affaccia mirabilmente con la catena degli alti Aurunci alle spalle, i più vicini d’Italia al mare ) sono quasi tutte napoletane in termini di antropologia culturale e linguistici. Il Risorgimento meridionale aurunco ha avuto eventi e Personalità di rilievo: dagli alberi della libertà del 1799, di cui vi è la colonna ancora presente a Formia sul marciapiede a destra di via Emanuele Filiberto nella centrale piazza Tommaso Testa (o del vecchio mercato), restaurata nel clima del bicentenario della Repubblica Napoletana, ai Martiri del 1799 Clino Roselli della vicina Esperia, Vincenzo d’Ischia di Gaeta, Luigi Vernau di Ponza, a Giovanni Bausan di Gaeta, a Errico Amante di Fondi, a Enrico Cosenz di Gaeta, a Raffaele Gigante di Itri.
Un significativo segno di questa vicenda e di questa sensibilità civile risorgimentale formiana è dato dal piccolo, ma compatto, parco sito nell’ariosa e alberata Via don Luigi Sturzo (a destra della fondamentale Via Appia Lato Napoli venendo da Napoli) tra i numeri civici 56 e 58, dedicato (con refusi, di cui rendere consapevoli le autorità comunali per la correzione) ad ‘Eleonora Pimental Fonseca ed ai Martiri della Repubblica Napoletana 1799’. Tre altalene per bambini, panchine di sosta, ulivi e sugheri ed uno svettante pino arricchiscono il luogo sereno e ordinato. Potessero tutte le cittadine meridionali avere luoghi così, onde rinnovare le fondamentali nobili ed alte memorie civili e politiche della congiunta e indissolubile identità napoletana, italiana, europea.
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