Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Donne al governo con incarichi chiave

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La Casa Internazionale delle Donne ha fatto pervenire martedì 15 novembre 2011 una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai Presidenti di Camera e Senato e al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, sulla questione delle presenze femminili nell'ambito del Governo tecnico che era allora ancora in corso di formazione.

La Società Italiana delle Storiche, che fa parte della Casa Internazionale delle Donne, ha contribuito alla sua elaborazione.
Intanto il governo che è stato formato vede la presenza di tre donne che sono poche, ma quantomeno con incarichi chiave. L'auspicio della presidente della Società, Elisabetta Vezzosi, è che la lettera di seguito riportata, insieme alle voci di molte altre associazioni di donne abbia contribuito in questo senso.

Si ringrazia  la Presidente, della Casa Internazionale delle donne,Francesca Koch, per aver immediatamente raccolto le tante voci di donne che hanno chiesto una presa di posizione sue questo tema.

 

 

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Al Presidente del consiglio incaricato Mario Monti

Al Presidente del Senato Renato Schifani

Al Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini

Gentile Presidente,

nella sua esperienza in Europa avrà avuto modo di verificare che

le sue concittadine sono penalizzate rispetto alle donne europee nei diversi ambiti pubblici e privati.

Il dottor Saccomanni ha evidenziato la scandalosa posizione dell’Italia (74° posto) nella classifica sul gender gap stilata dall’Economic World Forum e la Banca d’Italia ha calcolato che se il nostro Paese riuscisse a centrare l’obiettivo di Lisbona dell’occupazione femminile al 60% il prodotto interno lordo crescerebbe del 7%. Occorre mettere fine con fermezza alle inaccettabili discriminazioni subite  storicamente dal genere femminile che non è stato equamente rappresentato nei diversi governi e parlamenti italiani.

Come Lei certamente sa bene, non mancano le competenze  forti femminili nei diversi ambiti della cultura, dell’economia, della scienza e della politica; ci auguriamo che, nelle scelte per il suo governo, voglia attingere a questo ampio   bacino di donne di alta professionalità tecnica. Siamo convinte infatti che, senza una giusta rappresentanza delle cittadine nelle istituzioni la nostra democrazia è imperfetta, e che dunque sarebbe semplicemente impensabile un governo, anche se  tecnico, che ne sia privo.

La invitiamo a non ignorare questo problema nell’arduo compito che deve realizzare.

Augurandole buon lavoro, La salutiamo cordialmente

Le donne della Casa Internazionale delle donne

 

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