Feste e processioni, esibizioni di potere, non di religiosità
Tutto il resto è esibizione di potere e di arroganza, segnale esterno del condizionamento antropologico sulla mentalità, sui costumi, sulle tradizioni collettive, che hanno strutturato una visione di tipo mercantile e clientelare del fenomeno religioso, dove i riti, i santi e le sante patrone sono irrazionali forme di richieste e di assicurazioni di benessere, di salute e di salvezza in questa vita e nella creduta altra, come se i Santi e le Sante, il Padreterno, Gesù Cristo e la Madonna fossero dei politici potenti in grado di assicurare protezioni e sistemazioni in cambio di ossequi, contributi, iniziative, presenze ai rituali da essi organizzati. Si tratta di un opportunistico comportamento che non ha niente a che vedere col senso religioso autentico, adulto, severo, riservato, silenzioso, che si nutre di studio e di riflessione, meditativo, sui misteri della vita, del dolore, dell'universo infinito, che ha caratterizzato le grandi anime religiose, a partire da Cristo, rimanendo nel cristianesimo.
|
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.194 Febbraio 2025
StoriaNei campi di lavoro inglesi per gli studenti negli anni ‘50 La diffusione delle idee e delle pratiche democratiche in Toscana nel 1799
Libere Riflessioni - News dal Comune di Napoli Dal Giappone all'India: viaggio fotografico in Asia al Maschio Angioino Una soluzione asiatica del problema “fake news” I percorsi giubilari alla scoperta delle donne di fede Campi Flegrei, il rigurgito di un Napòlide Il pensiero incompreso di Giordano Bruno Apre il MU, la casa-museo di Ernesto e Roberto Murolo
Filosofia della Scienza Il liberalismo coerente di F. von Hayek Le basi sociali della soggettività
Cultura della legalità Vittime innocenti. Febbraio 1981-2023
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 480 visitatori e nessun utente online |