Coppa Davis, non solo sport
La Coppa Davis mette in risalto le capacità organizzative e le location naturali di Napoli. Le spese sostenute dal Circolo del Tennis per lo stadio da 5.000 posti ed il Villaggio sul lungomare sono state sostanzialmente pareggiate con la vendita dei biglietti e con le sponsorizzazioni di imprese non solo napoletane, e la stessa assegnazione dei quarti di finale è stata ottenuta soprattutto per l'affidabilità della proposta complessiva, dal momento che in Federazione erano state presentate anche offerte economicamente superiori. Oltre l'eccellente risultato sportivo, che giocatori e tecnici hanno festeggiato anche attraverso sorrisi ed entusiasmo sui social network, l'organizzazione ha coinvolto mille persone, e solo la metà a titolo di volontariato, mentre il dato più incoraggiante, per un ritorno non solo di immagine ma anche e soprattutto economico, è quello delle presenze legate all'evento, con oltre duemila turisti arrivati a Napoli per assistere alle partite davanti al mare, fra cui almeno mille gli inglesi, che si sono fermati negli alberghi in città per almeno tre giorni. Le stime per il giro d'affari prodotto dall'evento superano i 7 milioni di €. Privato e pubblico insieme, il primo con l'investimento ed il secondo con location e ordine pubblico, un binomio che preannuncia per i prossimi mesi altre iniziative di respiro internazionale, mentre già negli stessi giorni della Davis si è svolta la fiera "Chocoland la terra dei golosi", con un ulteriore afflusso di migliaia di persone, e si prepara una tappa del circuito velico internazionale Audi Sailing Series classe Melges 20. E TripAdvisor quest'anno mette Napoli, con Sorrento e Positano, nella top ten delle città più amate, mentre la Campania risulta la regione italiana più presente, un riconoscimento che viene assegnato alle mete più apprezzate, basandosi su milioni di punteggi e recensioni dei viaggiatori internazionali.
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