Il San Carlo e i tesori della Scuola napoletana
Il 4 novembre 1737, il primo teatro d'Europa apriva le sue porte all'arte con l'opera di Domenico Sarro Achille in Sciro, per il libretto del Metastasio: quel teatro era, ed è, il Real Teatro di San Carlo, del quale professori ed artisti hanno voluto regalare sabato sera un concerto speciale aperto proprio dall'ouverture dell'Achille, e con un programma tutto dedicato alla incomparabile scuola napoletana, una tradizione che andrebbe fatta rivivere sempre come uno dei patrimoni più grandi della storia della città. L'iniziativa che rientra nella mobilitazione delle maestranze del massimo partenopeo contro la legge Valore Cultura ed il commissariamento. Per l'esibizione, dal titolo "I tesori musicali di scuola napoletana", è stata scelta la basilica di San Ferdinando di Palazzo in piazza Trieste e Trento, da sempre nota come la chiesa degli artisti, nella quale hanno suonato le note di Pietro Marchitelli, Francesco Mancini, Giacomo Insanguine e Vincenzo Bellini, fino a tre scelte dallo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
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