Compostaggio nel carcere di Secondigliano: posata la prima pietra
Al di là della sua indubbia utilità, il messaggio potrebbe essere letto così: da un luogo di pena esce un prodotto fertile, che diventa anche il simbolo della ciclicità del corso biologico e di uno stato di avanzata ideologia nel trattamento dei rifiuti: nel Centro Penitenziario di Secondigliano questa mattina è stata posata la prima pietra dell'impianto di compostaggio realizzato all'interno dello stesso carcere. Il progetto, che è frutto di un tavolo promosso dal Comune di Napoli, ed è stato approvato con due deliberazione di Giunta e Consiglio, permetterà dunque la realizzazione del primo impianto di compostaggio aerobico all'interno del Comune di Napoli. Oltre ai vantaggi economici, con l'eliminazione dei costi di smaltimento e di trasporto, ed a quelli ambientali per la salvaguardia ed il maggior rispetto per l'ambiente, ne verranno anche vantaggi sociali, grazie all'inclusione dei soggetti svantaggiati nella formazione e nel lavoro, con competenze spendibili anche al temine del periodo di detenzione. (Video Correlato) |
Pubblicazioni mensiliNuovo Monitore Napoletano N.191 Novembre 2024
Storia Luigi Cadorna, generale dittatore, e la cancel culture “Parole trasparenti” sull’Italia razzista La tradizione popolare in Campania: la tammurriata
Libere Riflessioni – News dal Comune di Napoli
Filosofia della Scienza
Cultura della legalità A un anno dal DL Caivano, non voltiamoci dall’altra parte Vittime innocenti. Novembre 1945- 2021
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 576 visitatori e nessun utente online |