America e Islam
I motivi sono molti. Mamdani è un musulmano praticante che s’identifica con l’ala più radicale del Partito democratico. Si definisce inoltre socialista, termine per lungo tempo tabù negli Usa, e poi sdoganato soprattutto dall’anziano senatore Bernie Sanders e da parlamentari quali Alexandra Ocasio-Cortez. Qualcuno potrebbe obiettare che New York, la metropoli americana più famosa del pianeta, non rappresenta davvero gli Usa, che si identificano maggiormente con il Mid-West. New York resta tuttavia un centro economico e culturale di prima grandezza, sede di prestigiosi istituti universitari e culla di una cultura “liberal” assai diffusa nella East Coast. Permane però un senso di smarrimento. Anche perché New York ospita una delle più grandi comunità ebraiche del pianeta, da sempre attivissima nella vita della città. Ultimamente è cresciuta nel mondo studentesco, accademico e intellettuale americano l’ammirazione per Hamas, organizzazione che ha quale suo fine precipuo l’eliminazione di Israele dalle carte geografiche. Si tratta di un fatto anomalo per gli Stati Uniti, da sempre alleati di ferro dello Stato ebraico, che hanno difeso e aiutato sin dalla sua fondazione. Come se non bastasse è pure cresciuto il clima anti-ebraico diffuso nella grande maggioranza degli atenei Usa, dove agli studenti ebrei viene spesso sconsigliato di frequentare le lezioni a causa delle minacce cui sono sottoposti. Ebbene, durante la campagna elettorale Mamdani non ha mai condannato Hamas in modo esplicito e, al contrario, ha rivolto tutte le sue critiche a Israele, in piena sintonia con il movimento pro-Pal che domina soprattutto negli ambienti universitari. Su altri punti si è spostato al centro ritirando, per esempio, la proposta di tagliare i fondi alla polizia, e quella di non far pagare il biglietto della metropolitana. E, durante un comizio, gli è scappata la proposta del “passaggio dei mezzi di produzione allo stato”, vecchio slogan marxista. Don Puglisi e la lotta alla mafia alla “luce del sole”
Era nato a Brancaccio, Palermo, il 15 settembre 1937, da una famiglia modesta. Entrò in seminario nel 1953 e fu ordinato sacerdote nel 1960. Fin dall'inizio, si dedicò a problemi sociali e ai giovani dei quartieri più emarginati. Nel 1970 divenne parroco a Godrano, un paese di meno di mille abitanti, alla periferia di Palermo, teatro di lotte sanguinose dal 1959 con faide che lasciavano per terra decine di vittime e condanne per le famiglie a odio reciproco. Vi rimase per otto anni riuscendo a pacificare due famiglie mafiose in lotta attraverso la sua opera di evangelizzazione e mediazione con l’aiuto degli amici di Presenza del Vangelo che, settimanalmente, si recavano a Godrano per animare i cenacoli familiari. Nacque l’esperienza delle Settimane del Vangelo, incontri fruttuosi di riflessione e di preghiera a partire dalla Parola di Dio che diventava, così, cartina al tornasole per verificare la vita quotidiana. Nel settembre 1990 fu nominato parroco di San Gaetano a Brancaccio, un quartiere alla periferia sud di Palermo. Nel dopoguerra, affidati alla speculazione edilizia, erano stati edificati nuclei residenziali costituiti da enormi edifici con servizi poco efficienti. Leggi tutto: Don Puglisi e la lotta alla mafia alla “luce del sole” I grandi interrogativi della fisica quantistica
Abbiamo dunque lo strano caso di una delle due teorie scientifiche odierne di maggior successo – l’altra è ovviamente la relatività di Einstein – che risulta di difficile spiegazione, anche da parte degli scienziati che l’hanno formulata e tuttora continuano a usarla. Un aspetto della meccanica quantistica che fa disperare più o meno tutti è la sua assoluta contro-intuitività. Non c’è verso di gettare dei ponti tra essa e il senso comune, vale a dire la visione del mondo che gli esseri umani condividono, almeno nei suoi tratti più generali, per il fatto di essere dotati di un certo apparato percettivo e sensoriale condiviso. Quando si entra nella dimensione dei quanti si ha la sensazione di accedere a un mondo simile a quello di “Alice nel paese delle meraviglie”, ma ancora più strano e indecifrabile. Il lettore comune non deve quindi stupirsi se non capisce ciò che legge, visto che gli stessi scienziati spesso non riescono a fornire spiegazioni plausibili dei fenomeni che osservano. Che cosa salva, dunque, una teoria così strana? Il fatto che “funziona”, e anche piuttosto bene. Non sappiamo spiegare in maniera soddisfacente perché sia così, ma questo agli scienziati poco importa. Leggi tutto: I grandi interrogativi della fisica quantistica Vittime innocenti. Ottobre 1862-2019
Era un bambino californiano di 7 anni in vacanza in Italia con la famiglia. Il 29 settembre stava viaggiando con i suoi genitori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I killer scambiarono la Y10 su cui stavano viaggiando per un portavalori obiettivo della loro rapina e un proiettile colpì il bimbo che dormiva sul sedile posteriore della vettura. Nicholas morì due giorni dopo nell’ospedale di Messina dove era stato ricoverato. La vicenda ebbe un grande risalto mediatico non solo per la giovane età della vittima ma anche perché i genitori autorizzarono l’espianto e la donazione degli organi, pratica poco diffusa in Italia all’epoca. Il 2 ottobre del 2003 a Bari venne ucciso il 15enne Gaetano Marchitelli. Andava a scuola e la sera lavorava come garzone in una pizzeria del suo quartiere, il S. Lorenzo, in via Carbonara, per guadagnare una piccola paga che gli consentiva di non gravare troppo sulla sua famiglia. Quella sera, davanti a quella pizzeria, Gaetano si trovò nel mezzo di una sparatoria tra gruppi malavitosi rivali e rimase ucciso. Poco dopo le 23.00, un commando armato scatenò l’inferno per colpire alcuni ragazzi del clan rivale fermi davanti al locale. Non appena la pioggia di proiettili finì, si scoprì che a terra era rimasto il 15enne, colpito alla schiena da uno di quei colpi destinati ad altri e che non gli lasciò scampo. Vittima innocente di una guerra per il controllo del territorio. Nobel per la pace 2025, lettera di corsa per il Venezuela
Tre giorni dopo, scrive su X: "Dedico questo premio al popolo venezuelano che soffre e al Presidente Trump per il suo sostegno decisivo alla nostra causa". Mentre a Oslo si celebra la pace, nelle acque internazionali al largo del Venezuela incrocia un poderoso dispositivo militare della US Navy, tre cacciatorpediniere, un sottomarino, navi anfibie e quattromilacinquecento marines, mentre fanno rotta verso la posizione un numero imprecisato di portaerei. Da agosto la flotta presidia quelle acque, e il 2 settembre come il 3 ottobre l'aviazione statunitense ha effettuato raid aerei sul territorio venezuelano. Il Venezuela possiede duecentonovantotto miliardi di barili di petrolio, le maggiori riserve accertate del pianeta, più dell'Arabia Saudita, più della Russia, più dell'Iran, otto volte quelle degli Stati Uniti. Il testamento di Alfred Nobel, redatto nel 1895, stabilisce che il riconoscimento vada a chi ha realizzato "il maggiore o migliore lavoro in favore della fraternità tra le nazioni, l'abolizione o riduzione degli eserciti permanenti e la celebrazione e promozione di congressi di pace". Leggi tutto: Nobel per la pace 2025, lettera di corsa per il Venezuela
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Nuovo Monitore Napoletano N.202 Ottobre 2025
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É inutile negare che l’elezione del 34enne Zohran Mamdani a sindaco di New York, peraltro ampiamente prevista dai sondaggi, rappresenta per gli Stati Uniti una svolta epocale.
Giuseppe Puglisi è stato un sacerdote italiano che ha combattuto la mafia attraverso l'educazione e il servizio sociale, prima di essere assassinato da Cosa Nostra il giorno del suo 56° compleanno.
È noto che la fisica quantistica pone enormi problemi di comprensione. Tanti scienziati, e pure alcuni filosofi della scienza, hanno provato a esplicitarne i fondamenti, ma senza grandi risultati. Inoltre le interpretazioni che vengono fornite sono più d’una.
Il 1° ottobre del 1994 a Mileto (VV) morì il piccolo Nicholas Green, 7 anni, ucciso da una banda di rapinatori.
Il 10 ottobre 2025, a Oslo, María Corina Machado riceve il Premio Nobel per la Pace. La motivazione ufficiale cita "il suo instancabile lavoro per promuovere i diritti democratici del popolo venezuelano e la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia".