Giuseppe Oberosler e la Piccola Spagna Napoletana
Nel Mezzogiorno l'incremento fu di 1160% in pochi anni (dal 1861 al 1867) di gran lunga superiore al resto del paese. Nel 1870 gli inglesi ne approfittarono per stabilire la “Valigia delle Indie” un percorso commerciale che sfruttava la linea adriatica; del resto fin dal 1847 l'economista inglese Richard Cobden scriveva a Massimo d'Azeglio che «il vapore degli italiani era il loro sole». Contemporaneamente al settore commerciale si sviluppò anche un inteso flusso di persone, specialmente coloro che erano curiosi di vedere da vicino le meraviglie artistiche del sud Italia. A Napoli vi erano delle riviste illustrate e l'Annuario napoletano fin dal 1880 pubblicava gli aggiornamenti sui siti storici e artistici della città e dei suoi dintorni. Tuttavia, anche a causa del critico processo unitario, mancava una guida in lingua tedesca per i cittadini residenti a Trento. Qualche anno più tardi apparve una trilogia che contemplava tutto il paese. La prima parte (Italia settentrionale) fu pubblicata nella primavera del 1889, la seconda (Italia centrale) nella primavera del 1890 e, infine, la terza guida fu pubblicata nel 1891 per i tipi di A. Hartleben's Verlag con il titolo Illustrirter Führer durch Unter-Italien und Sicilien. Dell'autore sappiamo ben poco. Si chiamava Giuseppe Oberosler, nacque in Trentino il 1854 e scrisse altri libri come Il tesoretto della cucina italiana, Dizionario tedesco-italiano, Diritto civile e il proletariato, L'introduzione alla tipografia in Italia. Il programma di viaggio era suddiviso in una serie di itinerari di tipo strettamente artistico, tra cui la reggia di Caserta e le chiese di Napoli e le scorciatoie di interesse turistico, come le città di Amalfi, Sorrento, Salerno, Paestum e le isole. Per ogni sito vi erano delle pagine dedicate e per ogni struttura dei capitoli interi. Il testo della guida è prolisso, ma ben ordinato e fin da subito si nota l'entusiasmo dell'autore in procinto di percorrere l'avventura che sta per iniziare tanto da paragonarla ad «un sogno che si è avverato». Leggi tutto: Giuseppe Oberosler e la Piccola Spagna Napoletana Ricordo Frederick Forsyth
A differenza del più intellettuale Le Carré, Forsyth adottava nelle sue opere uno stile cinematografico, e ciò spiega perché i suoi libri siano spesso stati trasposti sullo schermo con grande successo. Autore di 25 libri che hanno venduto 75 milioni di copie, lo scrittore inglese adottava sempre un ritmo incalzante che lasciava i lettori senza fiato. Una lunga serie di successi internazionali, tanto sul piano letterario quanto su quelli cinematografico, fecero la fortuna di Forsyth che non era, però, uno scrittore da tavolino. Si impose all’attenzione internazionale con il celebre capolavoro Il giorno dello sciacallo, dedicato agli attentati che l’OAS organizzò – ma senza successo – contro il generale Charles De Gaulle, colpevole ai suoi occhi di promuovere l’indipendenza dell’Algeria. Del 1972 è l’altrettanto celebre Dossier Odessa, che tratta della fuga in America Latina di molti criminali nazisti dopo il crollo del Terzo Reich. A dieci anni dopo risale Il quarto protocollo, che tratta le vicende della sfida tra spie russe e americane al tramonto della Guerra Fredda. Silent Hortense, l'installazione in piazza Municipio è un invito al silenzio
È l’opera monumentale Silent Hortense dell’artista Jaume Plensa, una scultura in resina poliestere alta nove metri che raffigura il volto di una donna parzialmente coperto dalle mani in un invito al silenzio. E' il terzo appuntamento di “Napoli Contemporanea 2025”, un programma di mostre e istallazioni pensate per lo spazio pubblico urbano da protagonisti dell’arte del nostro tempo. «Qui cerco il silenzio non come un’imposizione, ma come una decisione personale per sentire di nuovo tutta la vibrazione delle idee personali. Noi abbiamo dentro tutto un mondo che non si comunica mai agli altri. Pensiamo che per cultura o per educazione non è mai il momento giusto per parlare di noi. Credo sia un pezzo che rivendica questo nella città di Napoli che ha una grande tradizione nella comunicazione. Mi sembra sia un posto perfetto per parlare della comunicazione individuale e non della città in sé per ognuno che abiti qui. È un’idea utopica del parlare di noi. Non la vedo come una contraddizione napoletana tra il gesticolare molto, ma parlare di noi pochissimo.» [Jaume Plensa -artista] «E’ un’opera fortemente instagramambile, cioè può essere molto facilmente ripresa, al tempo stesso è un’opera che dialoga con il contesto. Leggi tutto: Silent Hortense, l'installazione in piazza Municipio è un invito al silenzio Libertà e Ignoranza
È allora è evidente che, per risolvere i problemi concreti, gli altri devono essere liberi di utilizzare le loro specifiche conoscenze e di far presenti le loro critiche. In altri termini: la libertà di proposta e di critica dei singoli individui è indispensabile per il buon funzionamento del sistema sociale. In effetti, perché il sistema funzioni, l’essenziale è che ogni individuo possa agire in base alla sua particolare conoscenza, sempre unica, almeno in quanto si applica a circostanze particolari, e che possa utilizzare le sue capacità individuali entro i limiti a lui o a lei noti. Le nostre conoscenze sono disperse tra milioni di esseri umani. Questa è la ragione per cui una società libera, in cui vige la cooperazione nella divisione del lavoro, può utilizzare molte più conoscenze di quante ne potrebbe contenere la mente del più saggio dei governanti. Nessun pianificatore potrà mai prevedere lo sviluppo delle conoscenze future. Ma qual è il rapporto tra ignoranza e libertà? Il valore della libertà individuale poggia soprattutto sul riconoscimento dell’inevitabile ignoranza di tutti noi circa un gran numero di fattori da cui dipende la realizzazione dei nostri scopi. Se esistessero esseri onniscienti resterebbe poco da dire in favore della libertà. Abbandono e scomparsa: modalità traumatiche d’interruzione dei rapporti umani
Il numero dei rapporti può essere elevato per chi ha grande popolarità, normale o ridotto al minimo per gli altri. I rapporti, possono essere anche virtuali, di ammirazione e adorazione verso personalità che hanno prestigio e/o potere. L’interruzione dei rapporti reali può avvenire per motivi psicologici e/o ambientali, essere rapida o graduale, spesso considerata inevitabile e accettata con serenità, anche da sollievo, talora seguita da smarrimento emotivo, tristezza, rimpianto, rancore. Abbandono e scomparsa sono modalità traumatiche, avvengono in tempi rapidi, lasciano importanti sequele emozionali e/o comportamentali. Nella scomparsa, diversamente a quanto avviene nell’abbandono, non si vuole o in molti casi non si può, lasciare traccia. ‘Abbandono’, dal francese abandonner, dalla locuzione abandon «alla mercé», derivante a sua volta dal franco bann «potere», ha talora significato positivo come per esempio l’abbandono di cattive compagnie, abitudini o comportamenti. Se usato in modo riflessivo può avere un segno negativo, per esempio abbandonarsi alla disperazione, ma anche positivo come abbandonarsi al sonno o all’estasi dell’amore. Leggi tutto: Abbandono e scomparsa: modalità traumatiche d’interruzione dei rapporti umani
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