Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Nuits d'été al Pausilypon

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La musica come "fine degli affanni", per adoperare lo stesso significato del nome di Pausilypon, scelto da Publio Vedio Pollione per la sua villa, che nel I secolo a. C. sorgeva appunto sulla punta estrema di Posillipo: ed è qui, in uno dei più bei siti archeologici del mondo, nell'eccellente acustica dei teatri romani accanto alla Villa Imperiale, che fino al 4 agosto è in programma una rassegna di concerti tenuti al tramonto, senza utilizzare illuminazione artificiale, né sonorizzazione, nel rispetto dell'aerea archeologica.

Percorsa la Grotta di Seiano, si ascolteranno brani del repertorio classico e moderno, ma anche inediti, da Trabaci, Sabini, Gesualdo da Venosa, e Suzanna, a Scarlatti, Pergolesi, Donizetti e Debussy, dando spazio anche a giovani musicisti napoletani ed europei, oltre a maestri di fama internazionale, e ad iniziative di beneficienza come la serata di apertura, in favore dei bambini leucemici dell'Ospedale Santobono Pausilypon.

«Les nuits d'été à Pausilippe» è il titolo di una raccolta di melodie di Gaetano Donizetti del 1836, ed è il nome scelto per far riscoprire, la straordinaria bellezza di un luogo che ha sempre ispirato scrittori, pittori, viaggiatori del Grand Tour, ma anche musicisti italiani ed europei da oltre 4 secoli, e che fa parte di un'area come quella della Gaiola, in piena attività di ricerca e divulgazione scientifica e naturalistica, anche e soprattutto per i diversi valori del mare per Napoli, ed in particolare della sua Area marina Protetta.

 

 


 

 

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