Domenico Tanturri, un ponte verso il futuro
Ma pochi sanno che, nel 1923, in questo nosocomio, che all’epoca aveva il nome di Ospedale a S. Maria ad Egiziaca, Domenico Tanturri (L'Aquila 1874 - Napoli 1948) creava una delle prime divisioni di otorinolaringoiatria in Italia, che sarebbe stata diretta in epoca successiva da maestri che rispondono ai nomi di Alfonso D’Avino e Giacomo Ferretti, uomini che avrebbero dato lustro a questa struttura ospedaliera. L’ambulatorio specialistico, avviato nel 1918, fu trasformato in sezione aggregata alla chirurgia nel 1920, diventando, poi, nel 1923 reparto autonomo. La famiglia Tanturri, è originaria di Scanno ed era proprietaria di un palazzo di origine medioevale situato al centro della cittadina abruzzese.
Venendo al nostro, Domenico è figlio d’arte. Il padre, infatti è stato quel Vincenzo (Scanno, 15 agosto 1835 – Scanno, 21 gennaio 1885) fondatore della cattedra di dermosifilopatia della Università di Napoli, verso la metà del secolo XIX. Sua madre è una Properzj. Domenico, ha avuto tre fratelli: Annibale emigrato in Francia, Nunziato è stato ufficiale di Marina ed, in ultimo Guido, ingegnere idroelettrico, che ha contribuito sia alla canalizzazione del Volturno per l’elettrificazione di Caserta e di Napoli, sia alla costruzione di una avveniristica, per quei tempi, centrale elettrica a Scanno. Altre notizie ci consentono di stabilire che la famiglia Tanturri a Napoli ha rappresentato un punto di incontro di molti abruzzesi che si trasferirono nella metropoli Campana, permettendo, così uno sviluppo e circolazione di idee.
Durante l’attività di primario ospedaliero ha continuato ad interessarsi di tubercolosi laringea, tanto è vero che nel 1934, insieme a R.Motta e G. Salvatori, ha presentato una relazione Ufficiale al 30° Congresso della SILOR, dal titolo Del tessuto Linfatico e l’importanza sua nella tbc laringea. E ancora, per i suoi meriti scientifici ha visitato Giacomo Puccini, qualche mese prima del suo decesso per un tumore laringeo. Domenico Tanturri, a Napoli illustre sconosciuto, nella città di Scanno è ricordato non solo con strada a lui dedicate ma anche con una targa che è stata messa all’indomani del suo decesso. La lapide così riporta: ALLA SUA TERRA
Nel concludere questa breve nota si può dire che Domenico Tanturri è stato un antesiniano della moderna otorinolaringoiatria e, a mio avviso, merita uno studio più approfondito per comprendere non solo il suo pensiero, ma anche studiare uno spaccato dell’evoluzione scientifica e tecnologica del suo tempo. |
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