Storico successo per l’Europa e la lotta alle mafie e alla corruzione
Il Parlamento europeo ha approvato l’istituzione di una commissione parlamentare speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. La commissione si occuperà di investigare su eventuali infiltrazioni delle mafie nell’economia, nella finanza e nella pubblica amministrazione di tutta Europa. Avrà un mandato di un anno, rinnovabile di volta in volta e sarà molto probabilmente presieduta proprio da Sonia Alfano, che si è a lungo battuta perché anche in seno europeo fosse istituito tale organismo. Come si legge nel testo approvato, il fine della commissione sarà di “Analizzare e valutare l’entità della criminalità organizzata, della corruzione e del riciclaggio di denaro e il loro impatto sull’Unione e sui suoi Stati membri, nonché proporre misure adeguate che consentano all’Unione di prevenire e contrastare tali minacce, a livello internazionale, europeo e nazionale. analizzare e valutare l’attuale stato di attuazione della legislazione dell’Unione in materia di criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro, nonché le relative politiche.
Esaminare e controllare l’attuazione del ruolo e delle attività delle agenzie dell’Unione nel settore degli affari interni (quali Europol, Cosi ed Eurojust) che si occupano di questioni inerenti alla criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro, e le relative politiche di sicurezza”.
La decisione del parlamento europeo, ci dà la conferma che la mafia non è un fenomeno “territoriale”, ossia limitato ad un’area del mondo e dell’europa. Si tratta ormai di un cancro globale che si è insinuato da tempo dovunque, nelle pubbliche amministrazioni come nella politica,nell’economia e nell’alta finanza. Occorre quindi combatterla con uno sforzo globale e tale commissione internazionale avrà proprio il compito di connettere tutti gli organismi e ele istituzioni nazionali che perennemente di occupano del problema, al fine di concertare insieme una comune strategia di attacco al fenomeno mafioso. Grande soddisfazione è stata espressa da Sonia Alfano, figlia del celebre Beppe, uomo coraggioso e grande giornalista, ucciso in un attentato mafioso nel 1993: - "Un risultato straordinario che arriva al termine di un lavoro iniziato nel 2010 e conclusosi il 25 ottobre scorso con l’approvazione all’unanimità della risoluzione sul crimine organizzato nell’Unione Europea, della quale sono stata relatrice unica. Mi sono battuta strenuamente per questa Commissione e quindi sono estremamente soddisfatta per il risultato conseguito, che segna in maniera importante il corso della storia delle Istituzioni europee e della lotta alle mafie. L’istituzione della commissione antimafia, infatti, rappresenta un vero punto di svolta rispetto alle politiche dell’Unione Europea. La mafia non è un problema solo italiano ma completamente europeo. Elaboreremo un piano che contrasti la criminalità organizzata in tutta Europa partendo proprio dagli articoli 41 bis e 416 bis” (articoli del codice penale italiano sull’associazione mafiosa e carcere duro). Quello che è sicuro è che daremo un approccio europeo alla nostra attività. Non saremo un doppione della commissione anti mafia italiana, e questo perché Commissione Parlamentare Europea Antimafia è un sogno che si realizza. Un sogno che fino a un anno fa, quando l’ho proposto nel primo progetto di risoluzione, sembrava destinato a rimanere tale ma che, grazie ad un lavoro di pressione condotto da me e da altri deputati, ha permesso una maturazione di tale idea da parte di tutti i gruppi politici. Per quel che mi riguarda, la Commissione il problema è europeo e come tale va affrontato. Per quel che mi riguarda, la Parlamentare Europea Antimafia è un sogno che si realizza. Un sogno che fino a un anno fa, quando l’ho proposto nel primo progetto di risoluzione, sembrava destinato a rimanere tale ma che, grazie ad un lavoro di pressione condotto da me e da altri deputati, ha permesso una maturazione di tale idea da parte di tutti i gruppi politici. Sono entusiasta di intraprendere questa nuova avventura che mi auguro vedrà ancora una volta i parlamentari italiani, senza differenza per colore politico, determinati nell’esportare l’esperienza italiana di contrasto a livello europeo.-" Speriamo, ora, che quanto prima si faccia il passo successivo, ossia istituire una “procura europea”, così come previsto dal Trattato di Lisbona, che abbia proprio il compito di concentrare e finalizzare il meglio gli sforzi di tutte le procure nazionali nella lotta per la difesa della giustizia, la libertà e la sicurezza europea. |
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