Il ruolo di supplenza democratica della magistratura
Il paese ha resistito, perchè il ‘vero popolo lavoratore’, delle campagne e delle città, e minoranze di imprenditori, di ceto medio, di intellettuali forti e liberi, hanno tenuto il tessuto morale e civile del paese, permettendo la ricostruzione e lo slancio economico-sociale, che, con l’aiuto dei paesi occidentali, degli Stati Uniti, dell’Europa unita, hanno permesso alla cara, amara Italia di giungere ai primi posti nel mondo. Un ruolo di argine e di difesa di valori di legalità, e quindi di tenuta della democrazia italiana, lo hanno svolto magistrati forti e liberi, che, senza guardare in faccia a nessuno dei potenti e senza farsi intimidire, hanno difeso il rispetto della legge in trincee difficili.
Hanno pagato un contributo di sangue, quale non si ritrova in altri paesi d’Europa (e bastino i nomi di Livatino, Falcone, Borsellino), hanno dovuto subire aggressioni da ambienti giornalistici e politici, quando hanno pestati i calli di potenti che si sentivano impuniti. Ad essi va la gratitudine delle cittadine e dei cittadini seri, liberi ed onesti. Nelle trincee soprattutto meridionali (senza mai dimenticare il Nord e una città come Milano) coraggiosi magistrati hanno preso di petto i fenomeni della criminalità organizzata, del malcostume locale e nazionale, nei loro collegamenti con persone e i territori di competenza. Si ricordano ad es. i giudici dei processi alla mafia, alla ‘ndrangheta, alla camorra, ai casalesi, da Palermo a Santa Maria Capua Vetere. Ma anche sedi meno note come Catanzaro e Potenza hanno visto operare personaggi coraggiosi come l’attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ed il giudice Henry John Woodcock, che è giunto a far arrestare Vittorio Emanuele di quei Savoia, che, non grati di essere tornati in quella Italia che li aveva mandati giustamente in esilio nel 1946, soprattutto per la loro complicità e responsabilità per l’avvento del fascismo, non hanno saputo assumere un doveroso, serio e severo costume di serietà e di legalità. |
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