Dalle Clarisse alle balie, sette percorsi di donne attraverso Napoli
«Luoghi di culto significa un patrimonio di ricchezza che vorremmo che riparlino non solo della bravura degli artisti, ma del messaggio di fede, e tra virgolette però con questo patrimonio che è grande dell’universo femminile con la sua specificità e il suo apporto per la valorizzazione di itinerari che facciano recuperare alla città la fierezza di tutti gli abitanti, in particolare del mondo femminile che sotto questo aspetto emerge, ed emerge con prepotenza». [Francesco Beneduce – Vescovo ausiliare di Napoli] Il progetto prevede sette itinerari studiati per dare rilievo alla cultura del femminile anche attraverso la conoscenza di persone e luoghi significativi della città. «Andremo in luoghi più famosi, come S. Chiara incontrando però le Clarisse, o S. Gregorio Armeno, ma andremo anche alla Biblioteca Nazionale per incontrare Guerriera Guerrieri, questa donna che ha salvato tutto il patrimonio della biblioteca dai nazisti ed è poco conosciuta, oppure il fondo Elena d’Aosta. Andremo all’Annunziata dove c’è una storia anche gloriosa di accoglienza delle bambine, delle balie che danno il latte perché, come si dice a Napoli “i figli sono figli” e quindi non c’è una distinzione fra i figli legittimi e quelli illegittimi». [Adriana Valerio – Delegata arcivescovile per il laicato e le donne] «Sette percorsi turistici per un totale di una ventina di visite guidate, che consentiranno ai nostri concittadini, ma io spero soprattutto ai turisti, di conoscere luoghi della città, in parte non molto conosciuti, ma comunque tutti luoghi nei quali hanno avuto vita, esperienze e storie di donne». [Teresa Amato – Assessora alle attività produttive]
ITINERARIO 1 - La carità come cifra del vivere
La visita nei due istituti nei quali hanno vissuto, il monastero cappuccino di clausura Santa Maria di Gerusalemme (fondato da Maria Longo) e quello di Santa Maria Regina Coeli (dove Antida Thouret ha operato) sarà l’occasione per conoscere una straordinaria storia di assistenza a Napoli e per entrare in contatto con la spiritualità contemplativa e attiva delle Cappuccine e delle Suore della Carità.
ITINERARIO 2 - Le donne e la cura
In questa visita si darà risalto sia alla figura di Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri, fondatrice dell’ospedale per bambini Ravaschieri e della sua opera legata alla cura di malati, sia alle tante donne presenti nelle scuole infermieristiche fondate a Napoli alla fine dell’800 per assistere in tempo di guerra e di epidemie.
ITINERARIO 3 - I figli della Madonna
La famosa Ruota, nella quale si ponevano le neonate, i saloni dove le balie nutrivano con il proprio latte, la grande struttura che consentiva la complessa attività assistenziale, conservano ancora oggi il lorio fascino che richiama a una cultura di accoglienza e di integrazione.
ITINERARIO 4 - Fede e mistero
Si prosegue con una visita al famoso monastero di San Gregorio Armeno. Accompagnati dalla lettura di alcuni bradi del “Diario” del ’500 della monaca Fulvia Caracciolo e de “I misteri del chiostro napoletano”, opera risorgimentale della benedettina Enrichetta Caracciolo, si visiterà la chiesa dove si conservano le reliquie del sangue di Santa Patrizia, compatrona di Napoli. Il sangue della santa, come quello di San Gennaro, si scioglie regolarmente a protezione della città.
ITINERARIO 5 - L’educazione delle donne
La presenza dell’immagine miracolosa della Madonna di Costantinopoli rende il luogo particolarmente suggestivo, segnato da una forte religiosità popolare. Il percorso continua con la visita alla chiesa e al chiostro di Santa Andrea delle Dame, luogo monastico riservato a nobildonne napoletane.
ITINERARIO 6 - Coraggiose e temerarie
ITINERARIO 7 - Donne della Magna Grecia tra riti, misteri e iniziazioni
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