Centro storico: limiti all’apertura di nuovi locali commerciali
Una decisione del Comune di Napoli presa d’intesa con la Regione e le associazioni di categoria e in accordo con la Sovraintendenza. Sono previste deroghe per le attività di somministrazione collegate a mezzi di trasporto, mense e bar aziendali, alberghi, librerie, teatri, cinema e musei e per le attività artigianali dei pastori in via San Gregorio Armeno. «In quella strada non potranno aprire altro che botteghe artigianali. Lo abbiamo fatto perché San Gregorio Armeno è la strada più conosciuta probabilmente in tutto il mondo e perché lì c’erano tutte le condizioni economiche e occupazionali. È una sperimentazione che cominciamo con San Gregorio e poi la faremo anche per altre strade di Napoli… Abbiamo detto stop per dare delle indicazioni e delle regole per tutelare in nostro centro storico, il centro UNESCO e i luoghi particolarmente fragili, particolarmente belli, particolarmente impattanti dal punto di vista dei beni archeologici, monumentali e paesaggistici della nostra città nei quali sospenderemo le autorizzazioni per aprire nuove attività commerciali di food e beverage per tre anni. Lo abbiamo fatto perché ci teniamo a conservare, preservare e tutelare l’identità della nostra città». [Teresa Armato – Assessore alle Attività produttive e Turismo]
«Abbiamo bisogno di un’offerta di qualità che intercetti sia i bisogni dei cittadini che del grande afflusso turistico che abbiamo in città. Bisogna alzare la qualità e per far questo abbiamo la necessità di avere un sistema regolato. Seguendo quello che è già stato fatto in altre città italiane d’arte, pensiamo in questa maniera di avere una gestione più ordinata nell’offerta commerciale del centro storico». [G. Manfredi Sindaco di Napoli]
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