In difesa dei valori risorgimentali
Dopo la scandalosa e indegna manifestazione a Caserta San Leucio del 29 maggio 2022 con la responsabilità di parrocchia, vescovato e sindaco di innalzare in luogo pubblico una statua all’assassino storico universalmente noto e dichiarato dei Martiri della Repubblica Napoletana del 1799, Ferdinando IV di Borbone, si aggiunge (notizia del 3 giugno 2022) quella della decisione di una municipalità di Roma di intestare giardini al già fascista e neofascista Giorgio Almirante. Sono giustamente insorti la comunità ebraica e lo stesso sindaco Gualtieri, che ha giudicato inopportuna l’iniziativa. Fino a quando si tacerà in ambienti casertani e napoletani in particolare nei confronti della grave provocazione sostanzialmente neoborbonica, i cui ambienti non a caso hanno festeggiato, di fronte all’indegna, inopportuna statua del monarca della dinastia più frontalmente nemica dell’Italia una e libera? Ferdinando IV e Mussolini sono simili nella loro sostanza politica: credenti e praticanti regimi illiberali e antidemocratici, persecutori e assassini dei loro avversari politici, clericali antisemiti in ferrea alleanza col cattolicesimo clericale, alleati con il mondo tedesco-austriaco, il più nemico della storia del popolo italiano nelle sue aspirazioni secolari all’unità e alla libertà dal 1799 al 1918, alleato e protettore di borbonici e papalini. È importante, dunque, come dovere civile, per non stare solo a guardare e a scrivere, facendo scorrere pericolosamente la vita collettiva in modo passivo e inerte, discutere sull’argomento e pertanto si segnalano tre importanti prossimi appuntamenti risorgimentali. Domenica 12 giugno ore 10 a Napoli, San Giovanni a Teduccio, Forte di Vigliena per la memoria annuale della Repubblica Napoletana del 1799 e dei suoi Martiri, Lunedi 13 giugno ore 11 a Santa Maria Capua Vetere, Museo Civico e del Risorgimento per una conferenza stampa sull’inopportunità della inaugurazione di quella statua a Ferdinando IV con approfondimento del contesto storico tra fine Settecento e inizi dell’Ottocento di Napoli e dell’Europa, attraverso la presentazione di Le Austriache, un prezioso libro edito da poco nella prestigiosa collana biografica della casa editrice Salerno, diretta dal prof. Luigi Mascilli Migliorini, della dott.ssa Antonella Orefice, direttrice del ‘Nuovo Monitore Napoletano’. Giovedì 16 giugno, ore 18.30, a Santa Maria Capua Vetere, Teatro Garibaldi, Salone Degli Specchi per una dissertazione del prof. Carmine Pinto dell’Università di Salerno sulla storia del Mezzogiorno unitario e liberale nei suoi primi difficili anni di vita con contemporanea mostra di documenti risorgimentali.
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