Le magnifiche pagine della scienza
«Testi pregiatissimi, testi che documentano il percorso, lo studio, la ricerca scientifica. Si possono ammirare edizioni veramente particolari, per esempio edizioni del Quattrocento come La Divina proporzione di Luca Pacioli, il De re aedificatoria di Leon Battista Alberti, il De sphaera mundi di Cristiano Proliano, questo astronomo del quale si sa pochissimo, ma che sicuramente ci ha restituito un pezzettino della storia del nostro regno all’epoca degli Aragonesi.» [Maria Cristina De Crescenzo – Curatrice della mostra] «La mostra viene inserita nell’evento che ci sarà a Bacoli e quindi nella nostra zona Flegrea per quanto riguarda le celebrazioni pliniane che ci saranno l’anno prossimo. Ci sarà quest’anno il secondo convegno e questa divisione scientifica per materie della nostra esposizione segue pedissequamente quella che era la divisione della Naturalis Historia di Plinio. Non solo è una mostra scientifica dal punto di vista bibliografico, ma anche iconografico con immagini inedite di apparati scientifici dell’antichità.» [Maria Lucia Siragusa – Direttrice Biblioteca Universitaria di Napoli]
Una spettacolare storia della scienza attraverso testi e illustrazioni dei protagonisti assoluti di materie come scienze naturali, botanica, medicina, astronomia, cosmologia, geografia, e ancora architettura, ingegneria e meccanica. Un vero tesoro come capita di trovare grazie alle vicende della cultura millenaria di Napoli in mostra fino al 7 giugno nella Biblioteca Universitaria di Napoli. Testi straordinari dal periodo d’oro del Rinascimento, quando la raffigurazione artistica divenne mezzo di divulgazione del sapere, fino al secolo dei Lumi. Tracce di un’indagine scientifica che guardava sempre oltre, che ambiva alla conoscenza della natura e dell’universo, testimonianze del legame assoluto tra il libro e la scienza. Dal Sidereus nuncius di Galileo Galilei alla Historiae animalium di Conrad Gessner, e ancora da Fox ad Agricola, Sabati, Ferrante Imperato e Domenico Cirillo, Vitruvio, Palladio, Pacioli, sono solo alcune delle pregiate tracce, dei tesori in mostra conservati nelle storiche collezioni della biblioteca. «La mostra raccoglie un patrimonio straordinario di manoscritti, di libri, di opere che rappresentano una parte importante della storia della città. È un grandissimo patrimonio che va ulteriormente valorizzato e conosciuto, ma la biblioteca è anche un grande luogo di studio ed anche di accoglienza per gli studenti. Girare per queste sale di lettura dove tanti giovani leggono, studiano, si formano per il futuro è veramente una cosa estremamente bella e ci fa capire quale è la dimensione della nostra città, una grande città universitaria con più di centomila studenti, una grande città culturale con tante istituzioni importantissime, e sicuramente le biblioteche, gli archivi, il patrimonio librario di Napoli rappresenta un tesoro che va sempre più custodito e valorizzato.» [Gaetano Manfredi – Sindaco di Napoli]
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