Ricordando la Breccia di Porta Pia
Il 20 Settembre 1870 con la Breccia di Porta Pia, Roma divenne storicamente ‘italiana e libera’ dopo millenni di vita papalina, dominata dall’assolutismo clericale più oppressivo, dall’antisemitismo, dall’odio viscerale contro la libertà, la democrazia, la laicità dello stato, la libera ricerca scientifica, la modernità civile, l’unità d’Italia. Il plebiscito si tenne il 2 ottobre 1870. Ma la nobile Italia unita, pur così sistematicamente odiata, ha sempre concretamente nel profondo rispettato il cattolicesimo, religione della maggioranza degli italiani, e il ruolo di Roma, come centro organizzativo di esso, con apposita legislazione e precise garanzie (legge delle guarentigie del 13 maggio 1871), nell’applicazione del principio fondamentale risorgimentale della ‘libera chiesa in libero stato’ (offeso e sconfessato poi dalla tragica dittatura fascista clericale). Non a caso la data del XX Settembre è ricordata da vie e piazze in ogni parte d’Italia. Roma risorgimentale ‘italiana e libera’ divenne con consenso unanime e spontaneo capitale della nuova Italia dopo Torino e Firenze con legge n.33 del 3 febbraio 1871 (siamo quindi in questo 2021 nel 150mo anniversario) e conobbe lo slancio politico, civile, culturale, demografico, urbanistico, che l’ha resa una delle più grandi e ricercate città e capitali del mondo.
E Napoli si trova dal 1870 ad oggi ad essere la città italiana più geograficamente vicina e più agevolmente collegata con la capitale d’Italia con intrecci ed effetti positivi da tutti i punti di vista.
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