I padri dell’Unità d’Italia
I Padri della “Patria Italia Una e Libera’, miracolo della storia millenaria della Penisola, furono tutti del Piemonte e della Liguria: Mazzini, Mameli, Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Cavour. Se ci si fa caso (e non è un caso), se l’Italia come grande ‘Stato Uno e Libero’ tra gli ‘Stati Liberi’ del mondo è nata, storicamente lo deve a cinque grandi Personalità storiche nate i primi due a Genova, il terzo a Nizza (che è stata sotto il dominio dei Savoia, di Torino, dal 1388 al 1860), il quarto e il quinto a Torino. Genova con la sua storia secolare indipendente, repubblicana, economica, aperta al mondo (patria di Cristoforo Colombo) e Torino con la sua fiera indipendenza politica e militare, la sua scelta e fedeltà liberale dal 1848 in poi, sono state le ‘città madri’ d’Italia e ben ha meritato Torino di esserne stata la prima capitale (e forse, se fosse rimasta tale fino ad oggi, avremmo avuto una Italia più europea e laica, vicina al mondo occidentale, non essendo un problema essere decentrata geograficamente, se pensiamo a grandi capitali come Parigi, Londra o Washington). Finché pulseranno di vita italiana Genova e Torino, la Liguria e il Piemonte con la Val d’Aosta, le basi profonde dell’Unità e della Libertà d’Italia saranno sempre solide. Roma e le altre parti d’Italia devono sempre coltivare, onorare questo riconoscimento ed ossequio verso questa fondamentale verità storica nazionale e non la devono mai dimenticare. Come mai vanno dimenticati i contributi delle altre parti d’Italia (dal Nord al Centro, al Sud, alle Isole) per il completamento, il consolidamento del processo storico risorgimentale unitario e liberale. E Roma deve sempre più richiamare ed affermare il suo ruolo storico di capitale ‘laica’, fiera e gelosa di esserlo, dello ‘Stato Italiano uno e libero’, per il quale è stata scelta, sacrificando Torino e Firenze, che lo hanno ben incarnato e meritato, quando sono state capitali d’Italia.
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