Una riflessione sulla condizione umana
Gli esseri umani quando nascono e ne prendono poco dopo consapevolezza più o meno profonda (ma sempre dura e drammatica e permanente a livello inconscio), sanno che devono morire, che tutti prima o poi muoiono, che il nostro destino è il ‘nulla eterno’, per dirlo con le due fondamentali parole di Ugo Foscolo nel sonetto Alla sera. Il vivere personale è un brevissimo, infinitesimale tragitto tra due eterni silenzi, corporeità che con la coscienza si dissolve, confondendosi man mano anonima nella materia di questo granellino di sabbia che è la nostra unica, cara Terra, da amare e da custodire con cura appassionata. Essa ci ospita come casa provvisoria nel breve tragitto esistenziale nell’Universo infinito, delle cui leggi fa parte. La Terra gira anche ora vorticosamente a una velocità inimmaginabile intorno ad una stellina, che è il Sole, che gira a sua volta nella giostra dei pianeti e delle stelle e si dissolveranno, Terra e Sole, tra qualche milione di anni nella vicenda della nostra Galassia, una delle molteplici che costituiscono l’Universo, a meno che qualche vicenda astronomica apocalittica imprevedibile, e sempre possibile, non acceleri e produca quella fine o per la Terra qualche follìa atomica o ambientale di questa umanità spesso irresponsabile non renda il nostro pianeta un deserto o un disastro, trascinando nell’estinzione la bella natura e i parenti animali che non c’entrano.
Occorre quindi che ognuno sia responsabile, partecipe, se si tiene alla vita per sè, per i figli, i nipoti, e non si trascorra il vivere come lumachine ‘nel guscio del proprio piccolo vivere’, in quel ‘particulare’ che già nel Cinquecento l’acuto Guicciardini individuava come male profondo del carattere italiano e umano in generale. Il pensiero della morte, inconscio e conscio a diversi livelli, accompagna ogni Persona fino alla fine, che è certa, ma imprevedibile per ognuno, per ognuna, e spiega le azioni ed i pensieri spesso strani e non razionali a livello individuale e collettivo. Saper accettare questa dura condizione e saper vivere con saggezza e umanità il nostro brevissimo tragitto esistenziale è una delle arti più difficili e decisive, da cui dipende il tono, il sapore, la qualità di ogni miracoloso giorno che ci è concesso.
|
Pubblicazioni mensiliAgosto 2024Nuovo Monitore Napoletano N.188 Agosto 2024
Storia Giovanni Emilio Cerruti, l’esploratore dimenticato Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini in mostra a Roma Mameli, Novaro e il Canto degli Italiani Germania 1945: sconfitta o liberata? Il Regolamento di polizia urbana di un piccolo comune della Calabria Ulteriore Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi
Libere Riflessioni News dal Comune di Napoli Il Teatro antico di Neapolis si apre alla città Nel Regno Unito tira aria di censura preventiva Dagli schiavi alle badanti: una evoluzione sociale in corso
Filosofia della Scienza In memoria di Francesco Surdich Sulla teorica indipendenza del libero mercato
Cultura della legalità La dura ed ingiusta vita di un cavallo a Napoli Vittime innocenti. Agosto 1976-2015
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 180 visitatori e nessun utente online |