All'Archeologico in anteprima nazionale c'è Erri De Luca
«Chi viene da fuori sempre forestiero è, chi abita fuori Napoli anche se è napoletano diventa forestiero, però autorizzato dal fatto che sono un conoscitore della lingua, che pratico - non in questo momento - ad esempio con me stesso: io mi parlo in napoletano, anzi, mi litigo in napoletano. Quando devo litigare con me m'insulto in napoletano. Perché solo il napoletano è capaci di pungermi. L'italiano mi è indifferente: se m'insulto in italiano non mi fa niente». (Erri De Luca) De Luca ha poi enfatizzato l’importanza dell’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di parola. «Per me - ha ribadito - la Costituzione è l’equivalente laico di un testo sacro». Presente al dibattito anche il cardinale Sepe, che ha lanciato la proposta di candidare Erri De Luca al premio Nobel per la letteratura; uno spunto subito raccolto dal sindaco de Magistris.
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