Addio a Luca De Filippo, icona del teatro napoletano
E con Luca De Filippo, Napoli perde un altro grande pezzo della sua tradizione culturale. Figlio del grande drammaturgo Eduardo, Luca aveva esordito nel teatro ad appena sette anni, interpretando 'Peppeniello' il bambino di Felice Sciosciammocca, istruito a mentire ripetute volte sull'identità del padre, ripetendo a comando, 'Vincenzo m'è pate a me!' in 'Miseria e Nobiltà', un intramontabile lavoro teatrale del 1954, ambientato in una Napoli di fine Ottocento. Ma altrettanto indimenticabili sono state tutte le successive interpretazioni di Luca, la più cara fra tutte, quella del 'Nennillo' in 'Natale in casa Cupiello', la commedia forse più nota di Eduardo, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931, che segnò di fatto l'avvio vero e proprio della felice esperienza della Compagnia del "Teatro Umoristico" dei De Filippo. Quella di Peppeniello con il suo rituale e di Tommasino il 'Nennillo' fannullone e sfaticato di casa Cupiello, che alla fine, di fronte alla morte del padre, si ravvede, trasformandosi in un figlio assennato, rappresentano due scene rimaste indelebili nella storia del teatro italiano e nella tradizione napoletana, che purtroppo, pare aver oramai esaurito artisti di tanto impareggiabile talento. Luca si è spento oggi, 27 novembre 2015. Aveva 67 anni. La Napoli che ha rappresentato, con tutte le sue miserie e le sue nobiltà ne conserverà per sempre nostalgica memoria. Lutto cittadino per il giorno dei suoi funerali.
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