"Per la dedizione assoluta con cui si è attivato nel contrasto alla criminalità organizzata, al malgoverno, alle collusioni tra mafia e politica e tra mafie ed istituzioni".
Così si apre la motivazione con cui il sindaco, Luigi de Magistris, ha conferito il 13 luglio la cittadinanza onoraria a Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo che venti anni fa venne ucciso a via D'Amelio a Palermo assieme a cinque uomini della scorta.
Salvatore Borsellino è stato il promotore del movimento civile delle "Agende Rosse", che prende nome da quel taccuino su cui il magistrato annotva i suoi appunti personali e che dopo la strage in via D'Amelio scomparve in circostanze mai chiarite.
Alla cerimonia ha preso parte anche il procuratore palerminato Antonio Ingroia che di Paolo Borsellino fu giovane collaboratore.