Cancellata la storia della "Stazione Dohrn"
"La ricerca - e dunque anche le Istituzioni che la rappresentano, quali la Stazione Anton Dohrn, va considerate bene comune, in quanto assolve, per vocazione naturale, a interessi sociali e collettivi, quali il progresso scientifico e la tutela della salute e dell'ecosistema, servendo immediatamente la stessa collettività in persona dei suoi componenti", sottolinea Lucarelli.
Per l'assessore, che si associa agli appelli lanciati dalla comunità culturale e scientifica internazionale, e che chiama ad una grande mobilitazione cittadina in difesa di questo 'bene comune', la Stazione Anton Dohrn "va difesa anche in ragione del suo nuovo Statuto che, dal maggio del 2001, ha permesso la costituzione di una comunità scientifica internazionale di riferimento". (ANSA) |
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