Cancellata la storia della "Stazione Dohrn"
"La ricerca - e dunque anche le Istituzioni che la rappresentano, quali la Stazione Anton Dohrn, va considerate bene comune, in quanto assolve, per vocazione naturale, a interessi sociali e collettivi, quali il progresso scientifico e la tutela della salute e dell'ecosistema, servendo immediatamente la stessa collettività in persona dei suoi componenti", sottolinea Lucarelli.
Per l'assessore, che si associa agli appelli lanciati dalla comunità culturale e scientifica internazionale, e che chiama ad una grande mobilitazione cittadina in difesa di questo 'bene comune', la Stazione Anton Dohrn "va difesa anche in ragione del suo nuovo Statuto che, dal maggio del 2001, ha permesso la costituzione di una comunità scientifica internazionale di riferimento". (ANSA) |
Pubblicazioni mensiliNuovo Monitore Napoletano N.198 Giugno 2025
Miscellanea Storia e Filosofia Giuseppe Oberosler e la Piccola Spagna Napoletana La Reale Casa dell’Annunziata in Napoli, ovvero, il cimitero dell’umana pietà Henri-Louis Bergson e la riflessione sul risibile Marx e la “Cultura del sospetto”
Libere Riflessioni – News dal Comune di Napoli Abbandono e scomparsa: modalità traumatiche d’interruzione dei rapporti umani Arte pubblica, c'è un Pinocchio a piazza Mercato Silent Hortense, l'installazione in piazza Municipio è un invito al silenzio Gli esopianeti e l’improponibile progetto del “Pianeta B” Polemica per le proposte di espansione territoriale Usa
Filosofia della Scienza Quesiti sull’Intelligenza Artificiale
Cultura della legalità Vittime innocenti. Giugno 1963-2019
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 166 visitatori e nessun utente online |