Cultura dell'acqua pubblica
Tale obiettivo punta, innanzitutto, alla sensibilizzazione dei cittadini a utilizzare l'acqua del rubinetto garantendone costantemente la qualità, che per ottenere cambiamenti culturali bisogna modificare un sentire comune, un vissuto non positivo sull'acqua erogata dall'azienda pubblica di cui si è persa la memoria: alcuni episodi negativi dei primi anni '90. Infatti, coerentemente con tale obiettivo l'amministrazione comunale ha approvato la delibera n. 877 del 4/08/2011, con la quale ha messo in campo ulteriori azioni tese a garantire il diritto all'acqua pubblica per tutti i cittadini napoletani, attraverso il rispetto dei requisiti di qualità dell’acqua sia nel punto di consegna e sia nel punto in cui l'acqua fuoriesce dal rubinetto, cioè al punto di utilizzo. In forza di tale volontà l'azienda per la gestione delle risorse idriche garantisce un'adeguata attività di controllo, avendo individuato alcuni punti di prelievo rappresentativi dell’acqua distribuita in numero tale da garantire il monitoraggio completo della risorsa, in seguito a una pianificazione dei prelievi e delle prove elaborata dall’azienda e approvata dalle ASL competenti territorialmente. Appare chiaro che spesso le scelte dei consumatori sono fortemente condizionate da martellanti messaggi pubblicitari che esaltano inesistenti qualità migliori delle acque in bottiglia rispetto a quelle dell’acquedotto pubblico e che tale politica promozionale delle aziende delle acque in bottiglia ha condizionato molto la cultura dei consumatori anche spaventandoli ingiustificatamente gli utenti sollecitando l'idea che la salubrità dell’acqua dell’acquedotto non è garantita. Molto spesso per ragioni di opportunità, oltre che di gusto, molti clienti non richiedono al tavolo del bar o del ristorante l'acqua naturale del rubinetto ma l'acqua imbottigliata, e contemporaneamente non sempre nei ristoranti, anche se richiesto espressamente, viene data la possibilità di avere al posto dell’acqua minerale l’acqua del rubinetto perché attualmente per legge gli esercizi pubblici possono vendere solo quello che sta nel listino prezzi e l’acqua del rubinetto non è prezzata. Ma in altre città del mondo come Londra questo trend dell’acqua pubblica nei pubs e nei ristoranti si sta diffondendo ampiamente al punto che è stato indetto un concorso, chiamato “Thames Water Design”, per designer per progettare delle caraffe che rendessero più accattivante l’acqua del rubinetto servita nei locali londinesi; L'obiettivo di questo comunicato è creare una specie di concorso di idee che possono contribuire a modificare cultura e abitudini, restituendo alle singole persone il piacere di chiedere l'acqua del rubinetto, accrescere il senso delle proprie scelte a prescindere dalle abitudini consolidate, di affermare le proprie preferenze anche nei locali pubblici quali bar e ristoranti. |
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