Maggio dei Monumenti al Castello Aragonese di Baia
Con questa iniziativa la scuola ha voluto superare il suo perimetro per ritrovare la storia dei propri antenati, delle proprie radici e del suo territorio che vanta un passato imperiale rintracciabile nei numerosi reperti della collezione Cumana e Puteolana esposti nelle sale del Castello. I Campi Flegrei trasudano di storia e i resti delle ville romane, delle varie domus, dei porti commerciali e militari, si estendono anche nel mare (visibili perfino a occhio nudo dal castello) fino a costituire un vero e proprio museo sommerso, unico al mondo nel suo genere. Visitare il Castello di Baia vuol dire ripercorrere attraverso i reperti archeologici una storia lunga più di 2000 anni, e di questi reperti gli alunni della scuola media Gramsci si sentono gli eredi culturali e per questo sono entusiasti di far conoscere al mondo le nostre ricchezze. In un momento così difficile per l'economia, la piccola Italia della scuola fa leva sull'immenso patrimonio artistico riallacciandosi alle preziose vestigia della Grecia e riparte per giungere alla conoscenza dei miti che ci hanno preceduto per valorizzare l'arte e per incrementare il turismo dell'Incoming. Attraverso questo viaggio si può giungere alla conoscenza del sé, perchè la nostra terra appartiene a tutti coloro che vengono a visitarla perchè qui troveranno anche la loro storia, affascinante e senza limiti come lo sguardo di chi arriva sul promontorio del castello di Baia e ammira il panorama che si allarga a perdita d'occhio, perchè come dice la poetessa Wistawa Szymborska "il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo". |
Pubblicazioni mensiliNuovo Monitore Napoletano N.198 Giugno 2025
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