Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Napoli 1938-1943, immagini mai viste della città in guerra

Condividi

L’amicizia fra l’Italia fascista e la Germania nazista, il Patto d’Acciaio e poi la guerra, l’armistizio e la rivolta delle Quattro Giornate. La mostra “Napoli 1938-1943 racconta con decine di fotografie, in parte inedite, il ruolo svolto dalla città di Napoli nella costruzione dell’alleanza italo-tedesca.

Ideata dal prof. Andrea D’Onofrio dell’Università Federico II, la mostra ha avuto un allestimento temporaneo dal 29 settembre al 10 ottobre 2025 nella Chiesa di San Severo al Pendino, poi girerà fra le scuole che ne hanno fatto e ne faranno richiesta.

Sono esposte «Numerose fotografie che mostrano la presenza di Hitler durante il viaggio a Napoli del 5 maggio 1938. Abbiamo un video dell’Istituto Luce che mostra la famosa esercitazione militare in cui gli italiani dovevano convincere Hitler che l’Italia era la dominatrice sul Mediterraneo. Napoli è stata la città più bombardata di Italia perché è il porto dell’impero fascista, il porto verso il Mediterraneo e quindi è il porto obbligato per il trasporto anche durante la guerra di tutto il materiale militare verso il teatro di guerra africano. Passiamo poi al secondo momento in cui mostriamo la vita dei napoletani durante la guerra, i rifugiati, la vita nelle grotte, nelle caverne di tufo in cui i rifugiati vivono fino a quasi gli anni Cinquanta.

 

Poi l’otto settembre, il famoso armistizio di Cassibile del tre settembre che viene reso noto l’otto settembre e quindi quelli che erano i più forti alleati della Germania diventano gli acerrimi nemici della Germania nazista e l’inizio della guerra partigiana, della resistenza che parte proprio da Napoli, prima città europea a liberarsi dalla occupazione, che ormai diventa occupazione nazista, senza l’aiuto degli anglo-americani, e quindi da sola.» [Andrea D’Onofrio - Responsabile scientifico della mostra “Napoli 1938-1943]

Alcune immagini della mostra hanno oggi un effetto quasi straniante, come i dirigenti stranianti davanti a Nisida sul belvedere di Coroglio, o le grandi svastiche in piazza del Plebiscito e nei locali dell’Italsider di Bagnoli dove ebbe luogo un pranzo sociale che riunì lavoratori italiani e tedeschi.

«Durante il pranzo vennero annunciati ai lavoratori italiani e tedeschi i fatti della guerra di Spagna, e la totale solidarietà del mondo lavoratore italo-tedesco compattato nei confronti dei soldati italiani che morivano per la causa spagnola.» [Fabio Romano – Comitato scientifico della mostra “Napoli 1938-1943”]

 

Edgardo Bellini

Video Comune di Napoli

 

Statistiche

Utenti registrati
20
Articoli
3486
Web Links
6
Visite agli articoli
19191987

La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.

Abbiamo 210 visitatori e nessun utente online