Archivio di Stato, i giardini ritrovati
Ecco dunque l’orto dei semplici, dove i monaci coltivavano le piante officinali per i medicamenti, l’agrumeto e i giardini naturali, tutto nel rispetto di valori estetici, ecologici e storici. Un intervento di restauro con i fondi del Pnrr gestito con sinergia istituzionale. Tra i protagonisti anche il monumentale Platanus Orientalis e una riprogettazione della componente vegetale integrata con il restauro architettonico, con l’introduzione di nuove specie vegetali provenienti da oltre venti vivai italiani. «Si è recuperato uno spazio bellissimo, che sono i giardini dell’Archivio di Stato, ma si è anche garantita una connessione tra l’area di S. Marcellino e il decumano, e quindi un pezzo di città nascosta che oggi diventa patrimonio pubblico e verrà utilizzata da tanti, da chi frequenta l’archivio, ma anche da tante famiglie e turisti. E un altro pezzo della Napoli riscoperta.» [G. Manfredi – Sindaco di Napoli]
Riccardo Limongi
|
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.193 Gennaio 2025
StoriaApartheid Sionista, analisi storico giuridica Johann Georg Ritter von Zimmermann ovvero pensieri dalla solitudine Gli uomini del Duce: i quadrumviri
Libere Riflessioni La libertà della ricerca scientifica non può essere assoluta Il rischio nei processi decisionali Diritto di replica per Joseph Massad “Marocchinate” di ieri, “marocchinate” di oggi La giornata della memoria, a Napoli per ricordare
Filosofia della Scienza Non c’è assolutezza nella scienza La libertà della ricerca scientifica non può essere assoluta Problemi dell’identità culturale
Cultura della legalità Vittime innocenti. Gennaio 1980-2017
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 219 visitatori e nessun utente online |