La mattanza degli alberi
In Viale Raffaello, dove appena una settimana fa è stato abbattuto un pino tra le proteste dei residenti, è previsto l’abbattimento di un altro esemplare ritenuto pericolante. Anche stavolta i cittadini si sono mobilitati contro quello che ritengono un ingiusto scempio contro natura. Quando si tratta di abbattere alberi non si perde tempo, non si fanno accurate verifiche, mentre quando si tratta di salvaguardare davvero la pubblica sicurezza, si veda questione buche stradali, strutture in bilico, segnaletica verticale traballante, strade prive di dispositivi anti-velocità, tutta la fretta di agire scompare. È chiaro che eliminare gli alberi è molto facile e veloce e si evita anche di fare manutenzione, perché tanto il verde non è una questione importante ed assistiamo in tutta Napoli alla mattanza degli alberi. Se invece lo si considerasse tale, la vita in città cambierebbe radicalmente da diversi punti di vista. Ad esempio le strade non sarebbero così roventi d’estate ma, anzi, molti anziani e genitori con bambini piccoli potrebbero trovare conforto durante gli orari più caldi mentre oggi restare all’aperto quando il sole svetta in alto vuol dire rischiare un collasso.
Gli alberi, inoltre, con le loro chiome ammorbidirebbero la gettata d’acqua al suolo durante le piogge e sarebbero, quindi, un toccasana contro gli allagamenti ponendosi come alternativa alla manutenzione ordinaria delle caditoie che non viene fatta mai. Aspettiamo il nuovo regolamento del comune sul verde augurandoci una svolta contro una burocrazia ottusa che pur di non assumersi responsabilità sta abbattendo da anni il patrimonio arboreo della città di Napoli. |
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