L'apartheid politica dello Stato d'Israele

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Pubblicato Lunedì, 19 Settembre 2022 12:26
Scritto da Fulvio Canetti
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L'informazione mediatica della galassia antisemita fa un gran chiasso, accusando lo Stato di Israele di ''apartheid politica'', quando c'è un partito arabo che rappresenta questa minoranza al Governo (Kenesset) di Gerusalemme, giudici arabi-palestinesi che amministrano la Giustizia nei Tribunali, medici arabi che svolgono la loro professione nei vari Ospedali dello Stato ecc.

Noi sappiamo che l'accusa di apartheid è una colossale menzogna atta a screditare lo Stato ebraico democratico, tacendo invece sulla vera'' apartheid religiosa'' che vige sul Monte del Tempio, dove agli ebrei è vietato entrare e persino pregare.

A questi divieti si aggiungono le mistificazioni storiche dei musulmani, che pretendono di essere i ''Custodi'' dei suddetti luoghi santi, dove un tempo sorgeva il Tempio ebraico, frequentato dallo stesso Gesù di Nazaret nel giorno della sua maggiorità religiosa (Bar mitsvà).

Perché dunque questa disinformazione, fabbricata ad arte, per incolpare Israele di apartheid?

Un ripasso storico può farci capire le radici velenose di questa accusa inventata e ripetuta all'ennesima potenza, nella maldestra speranza che diventi verità. Il termine apartheid che significa ''separazione'' venne utilizzato per la prima volta nel 1915 da Jan Smuts primo ministro Sud-africano, che introdusse nel Paese elementi di segregazione razziale, rafforzati durante la seconda guerra mondiale dall'ideologia nazista.

 

Negli anni '60 circa tre milioni di Sud-africani di etnia Bantù furono deportati in territori separati chiamati Bantustan e privati di ogni diritto politico e civile. Se rapportiamo questa sciagurata realtà politica a quella degli ebrei nel corso della loro storia in Europa, le somiglianze saltano agli occhi.

L'apartheid della Chiesa cristiana verso gli ebrei è stata una regola continua, senza possibilità di appello, fino alla creazione di ''ghetti'' in tutta Europa.

Cosa è la ''Teologia della sostituzione'' se non apartheid?

Volersi sostituire a Israele e dimenticare questa orribile storia è cosa degna di un negazionista, che proietta sullo Stato democratico d'Israele, le sue insopportabili e pesanti responsabilità, che hanno portato all'antigiudaismo e alla Shoà.

L'apartheid contro gli ebrei è iniziata da secoli, con una sistematica ''pulizia'' della Chiesa da tutta la Tradizione ebraica di Gesù, trasformando il Sabato in Domenica, cambiando le date della Pasqua in modo che il legame con la Pasqua ebraica andasse perduto e alterando ad usum delphini la Scrittura, con traduzioni a dir poco errate (Vulgata ).

Accusare Israele di apartheid è un crimine che deve essere perseguito, conducendo questi signori alla sbarra della Giustizia, per mettere uno stop alle loro menzogne storiche e sradicare il male dalla nostra società.

Lo Stato d'Israele è una spina nella loro gola, un pericolo mortale che potrebbe soffocare le loro mistificazioni, per cui è imperativo combatterlo fino alla sua estinzione, ma non passeranno!