Bicentenario della nascita di Silvio Spaventa
La madre, Maria Anna Croce, era la zia del padre di Benedetto Croce, che non a caso fu legatissimo nella sua vita personale e intellettuale a Silvio Spaventa e a suo fratello il filosofo Bertrando (Benedetto Croce curò scritti e discorsi di Silvio nel 1910 e la figlia Elena ne scrisse una biografia nel 1969). Dopo gli studi a Montecassino (allora provincia di Terra di Lavoro o Caserta), dove il fratello era insegnante e si respirava l’atmosfera rinnovatrice neoguelfa, legata a Gioberti e professata dall’abate napoletano Luigi Tosti, Silvio, come tutti i grandi intellettuali meridionali, venne a Napoli per gli studi in giurisprudenza nel 1843 e visse gli anni fervidi dell’impegno non solo intellettuale, ma politico in direzione liberale, che fu la fede di una vita e che gli costarono esilio, carcere duro borbonico a Santo Stefano. Fu promotore di primo piano per lo sbocco unitario e liberale e fu uno dei politici meridionali più noti e stimati dello schieramento di orientamento monarchico-cavourriano, fino a pervenire ad alte cariche (anche ministeriali) deputato e senatore a vita, lasciando un patrimonio intellettuale, etico-politico memorabile, di rigore, acutezza e realismo nella costruzione ardua e quasi miracolosa dell’Italia unita, costituzionale, libera, laica. Espresse un senso altissimo dello Stato come in pochi politici e statisti della storia d’Italia, impegnandosi per la nazionalizzazione delle ferrovie, fondamentale infrastruttura di rilievo pubblico, la lotta frontale contro la camorra, la criminalità organizzata. Esse furono tre delle tante dimensioni di impegno di una personalità poliedrica da collocare nel Pantheon più alto della Patria. ‘Risorgimento Napoletano’ e il Comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, nella persona della neo-direttrice prof.ssa Anna Poerio Riverso, studiosa dei rapporti tra i Poerio e Spaventa, anche per il legame territoriale con Montecassino e il suo ruolo risorgimentale da approfondire e far conoscere, sia perché ha tra i soci il valente prof. Olindo Isernia, di Caserta, autore di un profilo di Silvio Spaventa nel 1982 in una collana didattica del Comitato, hanno concordato di predisporre un progetto celebrativo per settembre su Silvio Spaventa.
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