Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

La tomba di Francesco Sciarelli, una memoria da difendere

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E’ un delitto di memoria risorgimentale che va evitato, bisogna salvare dal destino dell’ossario comune nel Cimitero di Pozzuoli (Napoli) la tomba del garibaldino e pastore della chiesa evangelica metodista Francesco  Sciarelli (1837-1904).

Nel visitare e verificare pochi giorni fa lo stato della tomba di Salvatore Morelli, ho scoperto una situazione clamorosa, che merita di essere conosciuta ed evitata: il pericolo reale che la tomba di un protagonista del Risorgimento italiano e meridionale e uno dei primi pastori della chiesa evangelica metodista italiana finisca nell’ossario comune, non essendovi più eredi che possono provvedere a pagare la quota per la sua permanenza.

Sulla lapide è scritto:

«Francesco Sciarelli, Ministro del Vangelo di Gesù/ scrittore e propugnatore di libertà nei dì segnati dell’italico Risorgimento/ vestì la sacra leggendaria camicia rossa/ e combatté da forte le battaglie della Patria Indipendenza/

Persuase gli uomini ad amare Iddio ed il prossimo / Nel LXVIII (68) anno di vita voló al bacio del suo Signore in questa terra che vivo illustrò con intelletto d’amore/

Dorme in Pace aspettando con la sua diletta sposa Elisabetta Scott/ la Resurrezione dei Giusti/ morti nel Signore/ I figli memori e grati Q.M.P.»

Sotto vi è l’altra tomba da salvare dallo stesso destino di Sciarelli (si vedano i due volantini bianchi di avviso del Comune sulle lapidi), la cui lapide recita:

«Alla cara memoria/ del reverendo Thomas William Smith Jones/ predicatore del Vangelo/ di Gesù Cristo/ consacrò all’Italia/ cinquanta anni della sua vita/ il 24 aprile 1912 al 77o anno/ con Fede Speranza Amore/ serenamente si addormentò nel Signore».

Francesco Sciarelli nacque a Chieti il 17 marzo 1837 da Gaetano e Francesca Trovatelli. Si formò religiosamente nella sua città, divenendo frate francescano. Poi andò al Collegio di Collemagno di L’Aquila studiando teologia e filosofia, divenendo sacerdote.

Aveva già sentimenti patriottici e alla notizia dell’entrata di Garibaldi a Napoli nel settembre 1860 abbandonò il convento, venne a Napoli, si tolse l’abito talare e vestì la camicia rossa partecipando alle successive vicende garibaldine. A Napoli ascoltò e conobbe il frate barnabita Alessandro Gavazzi, poi fondatore della Chiesa Cristiana Libera Italiana.

Dopo lo scioglimento dell’Esercito Meridionale e non potendo entrare nell’esercito regolare, tornò a Chieti presso la sua comunità.

Avendo conosciuto gli evangelici Lorenzo e Serafino Berutto, padre e figlio, li difese dalle critiche clericali anche con un articolo sul giornale ‘Il Gladiatore’, per cui subì nel 1863 l’accusa di oltraggio al cattolicesimo. Decise allora di abbandonarlo e di divenire predicatore evangelico, collaborando con il pastore metodista Henri Piccot a Milano.

Nel 1863 fu consacrato pastore metodista wesleyano e divenne una figura fondamentale tra Parma, Napoli, Roma.

Fu promotore qui con il citato Gavazzi divenuto evangelico e Ludovico Conti del ‘Collegio misto di arti diverse tra gli evangelici di Roma’ al servizio dei ceti operai della capitale.

Egli si batteva per questo legame tra religione ed emancipazione operaia e fu tra i promotori all’Assemblea Evangelica nazionale del 1884 del giorno di riposo obbligatorio per i lavoratori.

Si era sposato con Elisabetta Scott, avendone figli. Morì il 1° ottobre 1904. Aveva scritto le seguenti opere:

Il giorno del riposo, Firenze, 1888.

Da frate a garibaldino e da sacerdote cattolico a ministro evangelico, Napoli, 1889.

I miei ricordi 1837-1899, Salerno, 1900.

L’avviso del Comune incollato sulle lapidi del muro perimetrale recita:

«Avviso. La concessione muro perimetrale n.... fila… fella durata di 99 anni è scaduta, pertanto coloro che sono interessati a manifestare interessi legittimi al fine di procedere al rinnovo della stessa  devono recarsi urgentemente presso gli uffici amministrativi cimiteriali. Trascorsi giorni 30 (trenta) dalla presente si procederà all’avvio del procedimento di decadenza ai sensi del Regolamento di Polizia Mortuaria e s.m.i e delle leggi collegate.

F.to

Giovanni Matarazzo

Il dirigente

F.to Anna Sannino».

 

 

 

 

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