La storia rimossa di Cecco d’Ascoli
Non conoscevo il destino di questo grande intellettuale marchigiano arso vivo a Firenze insieme ai suoi libri dalla chiesa cattolica prima di Bruno, in piazza Santa Croce il 16 settembre 1327, condannato dal Santo Uffizio dominato dai francescani. Noto come Cecco d’Ascoli, si chiamava Francesco Stabili di Simeone e fu poeta, filosofo e grande scienziato: medico, astrologo-astronomo. Franco e libero nel parlare e nel giudicare fu ritenuto quindi pericoloso. Era nato nel paese di Ancarano (confinante con Ascoli Piceno) nel 1269. Nel 1314 si trasferì a Firenze e dieci anni dopo a Bologna dove insegnò astronomia nella facoltà di medicina della famosa locale università. Formatosi a Firenze, conobbe Dante e la cerchia dei suoi amici ed ebbe una diversa visione del rapporto natura-educazione. Fu autore del poema in volgare L’Acerba, che ebbe edizioni e un notevole successo quasi allo stesso livello della Divina Commedia dantesca. Lucidamente capiva che non si poteva dire tutto quello che si sentiva veramente dentro, in quel mondo poi dogmatico-fanatico che fu il Medioevo integralista dal punto di vista religioso e culturale in senso lato, cristiano-cattolico, con la oceanica ignoranza collettiva, con relative superstizioni e comportamenti rozzi e gregari. In un sonetto a Cino da Pistoia aveva scritto lucidamente che in questo mondo «chi vi vuol suo stato mantenere/ convien che taccia quel che dentro giace/ nell’alma, guerra, e nella bocca, pace.» Prima di morire disse: «L’ho detto, l’ho insegnato, lo credo».
Petrarca lo stimò in modo altissimo: «Tu sei il grande Ascolan che il mondo allumi/ per grazia di tuo altissimo ingegno, / tu solo in terra di veder sei degno/ esperienza degli eterni lumi.» Assunse il suo nome il combattente risorgimentale triestino, poeta e scrittore Giuseppe Revere (1812-1889). Ascoli Piceno gli ha innalzato un monumento nel 1922 in piazza Matteotti.
|
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.192 Dicembre 2024
StoriaVacanze estive 1939-1940. Ricordi d'Infanzia Luciano Dassatti e il porto di Napoli
Libere Riflessioni – News dal Comune di Napoli Antonella Orefice prosegue la sua ricerca storiografica Economia circolare: il cerchio da chiudere Castrati fisici e castrati mentali Bruxelles, la capitale che non c'è Libertà e democrazia secondo Washington Antisemitismo alla Columbia University Ti senti come se fossi un subumano Autobiografie femminili in TV: “Le ragazze” La strage del treno 904, 40 anni dopo
Filosofia della Scienza La strana realtà dell’Intelligenza Artificiale Vari aspetti della razionalità
Cultura della legalità La strage degli innocenti in Trentino Come la mondanità usurpa la storia Festa all’Archivio di Stato: arriva la relazione degli ispettori Festa all’Archivio di Stato: interviene la macchina del protettorato Vittime innocenti. Dicembre 1967-2014
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 1110 visitatori e nessun utente online |