Garibaldi e la memoria dimenticata
Per la stranezza della storia il 2 giugno in Italia non è solo il giorno della nascita della Repubblica col primo voto rivoluzionario delle donne nella storia d’Italia, ma anche il giorno della morte di Giuseppe Garibaldi, dell’Eroe dei Due Mondi senza il quale, (insieme a Vittorio Emanuele II, a Cavour, a Mazzini e alla dedizione fino alla morte di volontari di ogni ceto sociale), l’Italia una politicamente e libera, laica, con Roma capitale, con una democrazia sempre più crescente non sarebbe mai nata. Nessuno, nemmeno per inciso, lo ha ricordato, perché questo caro amaro paese si dimostra troppo spesso ingeneroso e ingrato in tanta sua parte dirigente, quasi sempre incolta. Non parliamo poi dell’uomo-donna-massa stordita, repressa, dal Nord al Sud, e dei cosiddetti intellettuali pavidi e chiusi nel loro ‘particulare’. Il richiamo doveva essere fatto, anche perché in questo 2021 ricorre anche il bicentenario della nascita di Anita Garibaldi, la brasiliana compagna e sposa dell’Eroe dei Due Mondi, che segnala anche l’attrazione e la dedizione fino alla morte che il nostro Risorgimento dell’Unità e della Libertà ebbe sull’animo di uomini e donne di tanti paesi europei e anche extraeuropei, che vennero a combattere e anche a morire per la nostra Libertà e la nostra Dignità storica.
Fino al 1859 la penisola era frammentata in stati e staterelli quasi tutti assolutisti e clericali, tranne il Regno di Sardegna resosi liberale e costituzionale dal 1848 in poi e che quindi non a caso, col suo esercito compatto e valoroso, fu una delle forze storiche trainanti del processo unitario. Sia sempre benedetto il 17 marzo 1861 (data fondante ed epocale, fondamentale, nella storia d’Italia, la più importante tra tutte), quando fu proclamata la nascita dell’Italia una, libera, laica, senza la quale non si parlerebbe né di Italia e né di Repubblica Italiana, né del 2 giugno. |
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.192 Dicembre 2024
StoriaVacanze estive 1939-1940. Ricordi d'Infanzia Luciano Dassatti e il porto di Napoli
Libere Riflessioni – News dal Comune di Napoli Antonella Orefice prosegue la sua ricerca storiografica Economia circolare: il cerchio da chiudere Castrati fisici e castrati mentali Bruxelles, la capitale che non c'è Libertà e democrazia secondo Washington Antisemitismo alla Columbia University Ti senti come se fossi un subumano Autobiografie femminili in TV: “Le ragazze” La strage del treno 904, 40 anni dopo
Filosofia della Scienza La strana realtà dell’Intelligenza Artificiale Vari aspetti della razionalità
Cultura della legalità La strage degli innocenti in Trentino Come la mondanità usurpa la storia Festa all’Archivio di Stato: arriva la relazione degli ispettori Festa all’Archivio di Stato: interviene la macchina del protettorato Vittime innocenti. Dicembre 1967-2014
Statistiche
La registrazione degli utenti è riservata esclusivamente ai collaboratori interni.Abbiamo 1978 visitatori e nessun utente online |