L’istituzione della Scuola di Artiglieria a Capua nel 1807
Pertanto, agli ufficiali, in particolar modo quelli dell’artiglieria, dovevano essere impartite nuove direttive sia tecniche che militari. In tale ottica, nei primi anni del Decennio francese nel Regno di Napoli fu istituita nella città di Capua la Scuola di Artiglieria, una delle prime in Europa. Fondata da Giuseppe Bonaparte su richiesta del Ministro della Guerra, continuò la sua attività anche dopo il Decennio. La scelta cadde su Capua per una serie di ragioni, tra cui primariamente la presenza di non poche caserme pienamente funzionanti e per gli spazi ideali per istruire gli artiglieri sulla novità della scienza pirotecnica. La richiesta del generale Dedan fu accolta da Giuseppe Bonaparte con la consapevolezza che anche nel Regno di Napoli si potesse dar inizio al riordino e alla creazione di istituti di formazione innovativi miranti ad un nuovo modo di concepire l’arte del combattere. Idealmente l’Ecole Speciale Militaire di Fontainebleau per la fanteria e l’Ecole Polytechnique per l’artiglieria costituivano esperienze che avevano rappresentato un fatto nuovo per l’Europa e che avevano fatto grande l’Armée.
Pertanto il Decreto di istituzione della Scuola di Artiglieria nella città di Capua fu in pochi giorni redatto a Napoli, recante la firma dello stesso Giuseppe Bonaparte e del segretario di Stato Ricciardi e con data del 22 ottobre 1807. Il Decreto si componeva di ben 19 articoli. All’articolo 2 si evidenziava che la scuola di Artiglieria sarebbe stata integrata da necessarie scuole di matematica e disegno, di gabinetti di fisica, mineralogia, chimica ed una biblioteca. I successivi articoli 2 e 3 concernevano il poligono in cui andava costituito un corpo di guardia, un locale per scuola dei fochisti, un piccolo magazzino a polvere, e una tettoia per tenervi al coperto gli affusti, vetture, ed attiragli di artiglieria destinati per l’istruzione. Nel prosieguo assumeva rilevanza l’articolo 9 ove si precisava che la scuola sarebbe stata interamente comandata dal comandante di reggimento. Vi si destinava un capitano in secondo per funzionarvi da direttore del parco della scuola, il quale avrebbe avuto per aiuto un tenente di reggimento, funzionando da sotto-direttore. Un conduttore di artiglieria avrebbe fatto le funzioni di guardia del parco, ed il capo fochista del reggimento sarebbe stato incaricato della manutenzione del magazzino a polvere, e della scuola dei fochisti. Vi sarebbe stata la presenza di un professore con un aiutante per le scienze matematiche, fisica, e fortificazione, ed un professore per il disegno sia civile che militare, per le carte topografiche, per le macchine e per le piante. L’articolo 17 concerneva sia gli arsenali presenti a Napoli che a Capua, prevedendo che gli arsenali di Napoli e Capua dovevano somministrare alle scuole le bocche a fuoco, come anche vetture, macchine e strumenti di qualsiasi genere necessari per l’istruzione. All’articolo seguente veniva precisato che le truppe di artiglieria francese potevano esercitarsi presso la scuola di Capua, e seguirne le istruzioni con le truppe napoletane. In sintesi furono queste le principali deliberazioni per la scuola di Artiglieria di Capua, il cui primo comandante fu il Colonnello R. La Stalle. La scuola iniziò a funzionare, anche se parzialmente già dai primi mesi del 1808, ma bisognò attendere altri due anni affinché essa diventasse pienamente operativa. Tuttavia, a dimostrazione della bontà dell’iniziativa l’istituzione della scuola dell’Artiglieria non fu abolita dopo il Decennio francese, ma gradualmente migliorata con altri investimenti. Nel 1857 la scuola fu rifondata e prese il nome di “Scuola di applicazione per l’artiglieria e il genio”.
Bibliografia: P.Montagna, La creazione della scuola di Artiglieria a Capua nel 1807 (con trascrizione dei documenti di richiesta del Ministro della Guerra e il Decreto di Istituzione della Scuola), Le Muse, Caserta, 2000.
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