I Patti Lateranensi del 1929, un evento di epoca fascista
La sua abolizione nel 1870 non aveva significato affatto l’abolizione del diritto dei cattolici di professare liberamente la propria fede, i quali hanno avuto anzi dall’Italia una e libera tutte le garanzie in tal senso, più delle altre religioni presenti in Italia, con una specifica legge, quella delle ‘guarentigie’ del 13 maggio 1871, che ha funzionato benissimo fino al 1928. Si trattava quindi solo di abolire uno ‘stato religioso’, che era stato poi nei secoli il principale ostacolo e nemico della nascita dell’Italia unita e libera. La sua abolizione nel 1870, come lo era stata per breve tempo nel 1798 e poi nel 1849, fu salutata in tutta l’Europa libera come un fatto positivo, perchè nessuna vera religione ha bisogno di uno Stato suo (e monarchico assoluto poi), per poter esistere e funzionare, bastando il principio generale della libertà religiosa, riconosciuta a tutte le fedi e in particolare ai cattolici.
Questa assurda celebrazione in pieno 2021 è spia, segno, che, a livello profondo, pulsioni cattoliche clericali medievali e filofasciste sono ancora presenti e possenti nello spirito profondo italiano e nella vita istituzionale della dimidiata Repubblica italiana.
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