Torna il Monitore Napoletano
Duecentododici anni fa si aprivano, per poi chiudersi troppo presto, le note vicende della Repubblica Napoletana, durante la quale Elenora de Fonseca Pimentel, tenne vivi gli animi con il suo coraggio e la sua penna, dirigendo il Monitore Napolitano con una passione che la condusse al sacrificio della vita stessa. Dopo due secoli qualcuno ha pensato che fosse oramai tempo di interrogarsi su quali parti dello spirito del '99 fosse possibile ricordare per confrontarvisi e la risposta è stata data ancora con l'azione, quella di rifondare il leggendario giornale di Eleonora.
- Noi ripartiamo dal numero 36 Monitore Napoletano proprio per dare una continuità al Monitore fondato da Eleonora De Fonseca Pimentel nel 1799 - ha affermato la direttrice, Antonella Orefice - Consapevoli di questo grande impegno morale ed etico che andiamo a prenderci, speriamo di riuscire a fare un qualche cosa di buono per Napoli e per superare certi luoghi comuni. Napoli è soprattutto cultura ed è una citta da rivalutare. |
Pubblicazioni mensili
Nuovo Monitore Napoletano N.202 Ottobre 2025
Miscellanea Storia e Filosofia Mario Borzaga e la missione cristiana da Napoli Come il popolo palestinese è diventato categoria astratta Internati italiani: un’altra forma di Resistenza La società napoletana durante l’occupazione alleata (1943-1945) Napoli 1938-1943, immagini mai viste della città in guerra Pio IX e l’anacronistico attaccamento al potere temporale
Libere Riflessioni L'atomica sociale: come il neoliberismo ha devastato il Giappone più delle bombe nucleari Possibilità e probabilità, prolegomeni alla certezza Una riflessione di William Dalrymple su Gaza I pericoli della globalizzazione Riduzione del consumo di alcol nel mondo. Bacco rimarrà ancora tra noi? Grecia: il modello della subordinazione si evolve ancora Ranucci, una bomba per tutti noi Nobel per la pace 2025, lettera di corsa per il Venezuela
Filosofia della Scienza Un dialogo tra Popper e Lorenz
Cultura della legalità Vittime innocenti. Ottobre 1862-2019
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E' stato presentatio ieri, 5 dicembre, all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in un luogo simbolo per essere stata la casa di un altro storico martire come Gennaro Serra di Cassano. L'intenzione è quella di raccogliere intorno all'iniziativa collaborazioni e contributi che abbiano in comune la Libertà di opinione, l'idea della Cultura come patrimonio da dividere con tutti, ed un linguaggio sobrio, al servizio in particolare della Legalità del senso civico e soprattutto della Giustizia, dando voce a coloro che combattono per la sua affermazione. Una certa audacia è inevitabile, fosse anche solo per il nobile riferimento ideale, ma senza guardare molto avanti probabilmente non si fanno nemmeno i passi giusti richiesti dai tempi.