Eleonora de Fonseca Pimentel, ricordandoti

Paolo Ascierto, il nuovo eroe dei due mondi

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Era un provinciale in cerca di visibilità, censurato nei Tg e deriso da Striscia, ma è andato avanti senza far polemiche.

Si fidava della sua intuizione e aveva ragione perché i risultati iniziavano ad essere confortanti.

Però il Tocilizumab non andava bene, soprattutto al prof.Galli il quale disse «lo usiamo già, agisce sulla deregolazione del sistema immunitario, ma è un farmaco in cerca d'autore».

Il resto è storia nota: l'AIFA firma il protocollo, il Tocilizumab lavora in tutta Italia e i risultati sono incredibili. Si inizia a parlare di Ascierto ma il TG Leonardo di Brescia si affretta a dire che lo studio è dei ricercatori lombardi. Troppo tardi: al Cotugno telecamere di tutto il mondo raccontano l'eccellenza campana.

Tutte, tranne quelle Italiane, ovviamente.

La cura Ascierto riceve apprezzamenti nel mondo, in particolare negli Usa dove ''il provinciale'' illustra i risultati ottenuti all’American Association for Cancer Research ricevendo consensi tali da spingere gli Stati Uniti ad avanzare una formale richiesta di collaborazione con il Pascale.

Oggi il protocollo campano salva vite in America. Ma non basta, dalla Francia qualche giorno fa è partita una telefonata per il Pascale. Chiedevano di Ascierto per una collaborazione.

Chi era al telefono? il direttore della medicina interna dell'ospedale Foch, tra i più importanti in Francia. Poi si sono aggiunti quelli del gruppo AP-HP-Hopitaux de Paris. Pian piano la sperimentazione è avvenuta su ben tredici ospedali.

Il risultato? Dopo cinque giorni la stampa francese scrive: «un test terapeutico» realizzato a «regola d'arte con il Tocilizumab del team napoletano» a Parigi «mostra risultati incoraggianti su 420 pazienti Covid-19».

 

Lo studio verrà pubblicato settimana prossima e se l’esito verrà confermato il protocollo verrà spedito al Ministero della salute Francese per essere vagliato come protocollo sanitario nazionale. Su tutta la Francia.

E questa mattina, navigando online alla ricerca di approfondimenti ho letto questo: «le docteur napolitain Paolo Ascierto, le nouveau hèros des duex mondes!»

Dovrei aggiungere che in Francia scrivono anche: «è strano che un paese come l'Italia abbia sottovalutato i risultati di questa eccellente intuizione nata in un presidio ospedaliero della città di Napoli già noto per il suo livello di assistenza ai pazienti oncologici». Evito perché non vorrei che il prof.Galli dia del provinciale oppure dell'inferiore anche a me.

E poi perché non è tempo di polemica, ma solo di complimenti: giù il cappello per il Dottor Paolo Ascierto.

 

 

 

 

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