Amelia Pincherle Rosselli madre della Patria
(Venezia, 1870 - Firenze, 1954). È stata una delle donne più straordinarie della storia dell’Italia una e libera, democratica, antifascista, antitotalitaria, degna di stare per il secondo Risorgimento dell’Antifascismo, della Resistenza e della Repubblica vicina ad Adelaide Bono Cairoli (Milano, 1806-1871), onorata come ‘Madre della Nazione Italiana’ per il Primo Risorgimento. Adelaide, una donna di cultura, oltre che di profondo amore per la Patria, .fu la mamma dei cinque Fratelli Cairoli, di cui quattro, Ernesto, Luigi, Enrico e Giovanni, diedero la vita per la Patria. Il quinto, Benedetto, combatté anch’egli per l’Italia una e libera, ma sopravvisse e divenne anche Presidente del Consiglio. Amelia Pincherle Rosselli visse ancora più profondamente il patriottismo, non solo per il suo sentirsi italianissima pur se di origini ebraiche, ma per l’aver ottenuto dall’Italia unita nel 1861, dopo millenni di segregazione e di antisemitismo da parte degli Stati e Staterelli preunitari (tranne recenti eccezioni), i pieni diritti civili e politici a questa operosa minoranza. Come Adelaide, anche Amelia era donna di cultura, e in più scrittrice di opere teatrali, che ebbero ampio successo nella sua epoca. Ella, ben a ragione, meriterebbe l’appellativo di “Madre dell’Italia”, perché ebbe solo tre figli, Aldo, Carlo e Nello che sacrificarono la vita per l’Italia una, libera, democratica e più socialmente giusta. Aldo, studente di medicina, pur potendo essere esonerato, partì volontario per la Prima Guerra Mondiale, vissuta da tutta la famiglia Rosselli con spirito ardentemente risorgimentale, come Quarta Guerra dell’Indipendenza, e morì combattendo nel 1916.
Carlo e Nello furono assassinati in Francia per il loro impegno contro il fascismo che aveva tradito il Risorgimento della libertà, della democrazia, della laicità. Su mandato del fascismo Carlo e Nello furono assassinati il 9 giugno 1937 in modo atroce. Il delitto fu affidato all’associazione terroristica di destra La Cagoule di cui ancora sono secretati gli atti, cosa che ha impedito una libera consultazione per svelarne tutti gli aspetti.
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