A Hong Kong sono stati arrestati quindici tra i maggior leader del fronte democratico.
Tra questi c’è Martin Lee, simbolo della lotta per la libertà e per l’informazione libera.
E’ solo l’ultima azione di forza del regime autocratico cinese: l’epidemia è funzionale a stringere le maglie della repressione.
Il silenzio del governo italiano mostra il rischio strisciante che vivono le democrazie più fragili, nell’ora di successo del populismo autoritario, gerarchico, anti-liberale.
Conferma la doppia morale di alcuni ambienti della politica e della cultura: applaudono le operazioni propagandistiche di dittature asiatiche e latine, auto-giustificandosi con il narcotico emozionale dell’anti americanismo da Guerra fredda.
L’Italia è una grande democrazia liberale, capitalista, occidentale. Non merita tutto questo